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Educazione Usa: una censura silenziosa, ma solo per alcuni

 

Da una parte le leggi, dall’altra i genitori delle nuove generazioni: inAmerical’educazionedei ragazzi sembra essere tra due fuochi, ostacolata nella sua libertà e costretta in una via a senso unico che rischia di spezzare le ali, chiudere la mente ecancellare il pensiero critico. Sembra ritornare una sorta dicensurache, ora, sta rendendo impossibile l’accesso a una formazione onnicomprensiva. C’è quello che è giusto sapere e c’è quello che è sbagliato, che è meglio non sapere. In questo caso, ciò che è “sbagliato” si trova in tutti i libri che affrontano temi comesessualità,genere,razzaerazzismo.Banditi dagli scaffali,impossibili da ordinare. Così, in un viaggio che corre indietro nel tempo, ritorna la figura delloStato censore- a cui fanno eco tantissimi distretti scolastici americani – che ha iniziato a imporrelimiti sui titoli che possono essere ordinati dai bibliotecari,oltre ad approvare leggi chediano ai genitori più poteredecisionalesu quali libri gradiscano trovare nelle biblioteche per i loro figli. E allora non è più un caso se in undistretto scolastico delTexas, quest’anno, i bibliotecari scolastici hannoordinato 6.000 libri in menorispetto all’anno precedente: in base a una nuova regolai genitori devono avere 30 giorni per rivedere i titoli prima che il consiglio scolastico voti per approvarli. In un altro istituto, ilKeller Independent School District,a partire da quest’anno i bibliotecari che desiderano ordinare libri devono prima compilare un modulo Google in cui richiedano di segnalare qualsiasicontenuto ritenuto,per legge,problematico, inclusi “baci appassionati e/o prolungati” o “discussione o rappresentazione della fluidità di genere”. Dopo di che, devono presentare l’elenco dei testi richiesti al consiglio scolastico per un periodo di30 giorni di pubblica visione, durante il qualei genitori possono indagare e contestaregli acquisti proposti. Infine, l’intero consiglio scolastico potrà votare per approvare o rifiutare ogni elemento della lista In Pennsylvania, invece, una bibliotecaria scolastica deve ora ottenere l’ok del preside per gli acquisti e, così, ha potuto acquistare 100 libri per quest’anno scolastico, rispetto ai suoi soliti 600. InVirginia, il distretto della contea di Roanoke ora richiede che diversi membri dello staff leggano e rivedano ogni libro suggerito per l’acquisto, prima di concedere aigenitori 2 settimane per esaminare i titoli.NellaCarolina del Sud,il sistema scolastico della contea di Horry impone a uncomitatospeciale, composto da 4 genitori, di approvare tutti gli ordini di libri. Un’atmosfera surreale, nel 2023, che sta avvolgendonella paura e nel terrore ibibliotecari,spaventati nello svolgere quel lavoro, angosciati dal dover rimuovere dai loro elenchi dei libri qualsiasi titolicapace di suscitare disapprovazione o controversia, spenti nell’entusiasmo di poter essere il tramite di una fonte di sapere libero. Molti di loro hanno scelto la professione perché credono chei libri siano “sia specchi che finestre”,dove i lettori possono ritrovarsi o aprire le menti e semplicemente “trovarsi”. Ma oggi quegli specchi vengono rotti e quelle finestre vengono chiuse. Sono condizioni, quelle dettate da quella che possiamo chiamare la “censura americana”, che stanno mettendo a dura prova anche illavorodegliinsegnantiche, tra il crescente controllo da parte dei genitori e quello della serie di leggi statali e politiche scolastiche che limitano i titoli dei libri consentiti e circoscrivono le lezioni su razza e genere, si ritrovano costretti lavorare in un clima pieno di preoccupazione, ansia e persino paura Schiacciati sotto il peso della pressione politica e sociale, sono costretti aselezionare accuratamente i libri di testoo – per gli insegnanti di matematica e scienze – i set di dati campione, facendo attenzione a omettere tutto ciò che potrebbe essere consideratocontroverso o potenzialmente offensivoed evitando di usare termini che potrebbero risultare contro legge. Una categoria che, per alcuni, ora include la parola “genere” e li sottopone a una maggiore esitazione e indecisione di scelta dei contenuti didattici che presentino personaggi che si identificano comeLgbtq+, per evitare di “esporre” gli studenti all’idea di matrimonio tra persone dello stesso sesso, di strutture familiari diverse da quelle comunemente definite “standard” e “tradizionali”. Insegnano, fin da bambini, che la lettura fornisce alla mente le ali per volare e rendersi libera, mentre la scuola offre tutti gli strumenti e le istruzioni per saperle utilizzare nel migliore dei modi: ma in America, oggi, la legge e la società dicono chespiccare il volo non è permesso.

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