Latransizione ecologicasta diventando un aspetto sempre più importante all’interno delle strategie aziendali, come testimonialo studio,condotto da IBM – International Business Machines Corporation – nel maggio del 2022, per il quale il 48% dei Ceo considerala sostenibilità una delle massime priorità. Per accelerare questa trasformazione del tessuto imprenditoriale,Stefania Asti(IBM Sustainability Software Sales Leader Italia) eLuca Lo Presti(Executive Partner Energy & Utilities IBM) hanno elaborato una nuova analisi intitolataTrasformazione digitale: la chiave per la transizione, che verrà pubblicata prossimamente suThink Magazine. Nel documento viene sottolineatoche “le soluzioni digitali che sfruttano AI, IoT e blockchain possono supportare in modo significativo la transizione energetica, garantendo da un lato infrastrutture e reti più resilienti rispetto a rischi meteorologici e anche legati alla cybersecurity”. Inoltre il programma di sostenibilità adottato dalla società le permetterà di risparmiare “quasi 1700 MWh nel corso dei prossimi 12 mesi, evitando di immettere nell’ambiente quasi 600 tonnellate di CO2, l’equivalente assorbito da 4.000 alberi adulti”. Secondo il vostro studio la maggioranza dei Ceo di tutto il mondo ha fra le massime priorità la sostenibilità, ma solo il 32% è passato alla fase operativa. A cosa è dovuto questo gap? E quali azioni possono ridurlo? Il gap è dovuto principalmente al fatto che le iniziative relative alla sostenibilità hanno un ROI – l’indice di redditività che misura la capacità dell’impresa di impiegare efficientemente le risorse a disposizione – difficile da quantificare e misurare specialmente per quanto riguarda tre fattori essenziali: l’impatto sulla reputazione aziendale, la capacità di attrarre talenti e l’effetto sul brand. Le azioni che riducono questo gap vanno pertanto concentrate nell’identificare le corrette metriche utili a quantificare il ROI delle iniziative di sostenibilità relativamente ai tre fattori sopra indicati, a esempio attraverso conduzione di survey, misurazione del livello in engagement delle risorse e analisi di iniziative di loyalty. L’Italia da questo punto di vista rispetto ad altre nazioni ha il vantaggio di poter usufruire deifondi del Pnrrche stanno sbloccando molteplici iniziative nell’ambito della sostenibilità. Per voi il fattore abilitante nella transizione eco-sostenibile è la trasformazione digitale. In che cosa consiste esattamente? La trasformazione digitale di un qualsiasi processo implica la cosiddettadematerializzazionequindi la possibilità di eseguire step di un processo evitando un azione fisica destinata a produrre necessariamente un footprint di CO2. Questo concetto si espande attraverso l’utilizzo delle tecnologie esponenziali come l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale, la blockchain e il cloud che introducono la possibilità di automatizzare, accelerare e remotizzare i processi, portando enormi benefici dal punto di vista della riduzione di emissioni di CO2 e quindi in ottica di eco-sostenibilità. Quali tempistiche prevedete per la trasformazione digitale in Italia e quali vantaggi sul lungo termine per il Paese? La trasformazione digitale non è il fine, ma il percorso necessario perassicurare una crescita sostenibile. Il momento è adesso, velocizzando l’attivazione di tecnologie e competenze per perseguirlo. I vantaggi nel medio-lungo termine sono pertanto legati alla semplificazione ed efficientamento dei processi, per la pubblica amministrazione, per le imprese e per i servizi al cittadino, con benefici dal punto di vista della sostenibilità. Con quali realtà economiche, sociali e industriali italiane avete iniziato già a collaborare? Il nostro approccio è per una collaborazione multi stakeholder perché solo così si può aspirare a un concetto di sostenibilità a livello di sistema. Diversi casi di progetti con clienti ed ecosistema, ma anche con associazioni di categoria, terzo settore, istituzioni. A titolo esemplificativo, potremmo citare il progetto della Fondazione IBM con Ambrosetti in cui promuoviamo l’inserimento della sostenibilità come parametro per misurare l’impatto della trasformazione digitale. L’economia italiana è composta in gran parte da piccole-medie imprese che spesso presentano un tasso di innovazione, investimento in ricerca e trasformazione minore rispetto alle grandi aziende. Come si potrebbe colmare questa differenza per accelerare la transizione? La sostenibilità può essere portata avanti spesso grazie ad accordi locali tra aziende dello stesso settore che collaborano in simbiosi, sfruttando i vantaggi per esempio di una catena di approvvigionamento più corta che ha meno emissioni di CO2. Il consumatore finale sarà inoltre in futuro sempre piu motivato a utilizzare fornitori locali che garantiscono prodotti sostenibili. La transizione potrà quindi essere portata avanti grazie a collaborazioni locali tra le piccole e medie aziende esaltando le logiche disharingecircular economy. Secondo il vostro report ci sono 5 imperativi per costruire percorsi sostenibili (strategia eroadmapdi sostenibilità, dati direportinge gestione dei rischi in ambito ESG, gestione intelligente degliasset,responsible computingegreen IT,supply chainsostenibili). Che vantaggi concreti possono portare alle aziende che li adottano? La strategia eroadmapdi sostenibilità offre il vantaggio di disegnare un percorso specifico per ciascuna azienda in base alle specifiche caratteristiche e obiettivi fissati. La definizione dellaroadmapè cruciale per il raggiungimento degli obiettivi fissati in relazione alnet zero. I dati direportinge gestione dei rischi Esg, oltre che un vantaggio, rappresenteranno sempre di più un obbligo normativo secondo le direttive europee e gli standard a cui tutte le aziende devono adeguarsi. La gestione intelligente degliasset(ad esempio un edificio) ha il vantaggio di assicurare in prima battuta l’efficientamento energeticofondamentale permitigare gli effetti della crisi energeticain corso, portando fino a un 30% di risparmio grazie alla possibilità di modulare i consumi in base all’effettiva necessità di utilizzo dell’asset stesso. Responsibile computingeGreen ITconsentono di monitorare i consumi energetici e di CO2 delle applicazioni e delle infrastrutture IT andando a definire unaroadmapdi interventi utili a centrare gli obiettivi di sostenibilità definiti. Lasupply chainsostenibile è caratterizzata da due elementi fondamentali, la trasparenza e la tracciabilità. Secondo voi quali ostacoli logistici e burocratici potrebbero rallentare la transizione? Cosa dovrebbe fare il governo per evitare questi problemi e accelerare il tutto? Sicuramente una maggiore semplificazione delle procedure può supportare la trasformazione, ma sarà fondamentale sviluppare forme trasparenti e più agili di collaborazione pubblico-privato per favorire un’attivazione del potenziale delle nuove tecnologie a supporto dell’innovazione del Paese.
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…
Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…
La semplice diversificazione delle importazioni dicombustibili fossiliper liberarsi dalla dipendenza russa - che garantisce…