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Londra: l’app che aiuta a evitare l’inquinamento in metro

 

Losviluppo economico-industrialedelle grandi città ha comportato un pesanteinquinamentoa danno dell’ambiente e della salute dei cittadini, che continua tuttora. Nonostante i tentativi di diminuire l’impatto delle polveri sottili, in queste settimaneLondrasta fronteggiandounnuovo allarmea causa del freddo e della nebbia. Ma oltre all’inquinamento di superficie, esiste anche quellosotterraneopresente nell’estesametropolitanalondinese composta da 11 linee e 272 stazioni. Per evitare le zone con alte concentrazioni di polveri sottili, l’imprenditriceTanya Beriha sviluppatoun’applicazioneper gli smartphone in grado di individuare ilpercorso migliore per evitare le stazioni e le linee che presentano valori fuori scala, garantendo quindi una qualità dell’aria migliore agli utenti londinesi. «Il limite di sicurezza del Regno Unito per l’aria salubre è meno di 25 microparticelle in un metro cubo d’aria. In alcuni punti dellametropolitanapossono arrivare a 200 per metro cubo. Voglio aiutare le persone a evitarle» ha dichiarato l’imprenditrice. Nonostante ilimitiimposti dalle istituzioni britanniche e lelinee guidadell’Organizzazione Mondiale della Sanità(Oms), i livelli continuano a essere nettamente superiori conconseguenze negative per la salute dei cittadini(secondolaUK’s Taskforce for Lung Heathogni anno circa 36.000 persone muoiono per le malattie collegate all’inquinamento dell’aria). Le polveri sottilisono generatedalle componenti dei treni metropolitanie della metro – ruote, freni e rotaie – che attraverso l’attrito generato dal continuo uso produconomicroparticelle, fra cui le PM2.5, che finiscono per intaccare gli organi degli utenti che le respirano. Anche in Italia si corrono rischi simili,come nella metropolitana diRoma, dove i ricercatori delCnrhanno constatato chele linee A e B presentano alti valori di polveri sottili. «Lametro Cè l’unica tra le linee che è sicura, perché èautomatizzatae ha le porte scorrevoli in banchina. Questo permette dievitare che le polveri che si generano vadano a finire direttamente in banchina. Alcuni lavori realizzati sulle linee metropolitane di Barcellona e di Milano testimoniano come le percentuali vengono abbattute proprio in questo modo. Fondamentale, poi, è la presenza di mezzi con un filtraggio e ricircolo d’aria che deve funzionare. I vecchi convogli con i finestrini aperti non fanno altro che riproporre la maggiore esposizione delle polveri durante tutto il viaggio» hadichiaratola ricercatrice Cinzia Perrino dell’Istituto sull’inquinamento atmosfericodelCnr. Le autorità preposte alla gestione della metropolitana (Atac) hanno assicurato che è in fase di conferimento la nuova gara per il treno che dovrebbe ripulire le varie stazioni e i luoghi con le contaminazioni più elevate. Un servizio in corso da anni, in via di rinnovo.

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