Nel contesto della crisi energetica e ambientale, le tecnologie dell’idrogenorappresentano un tassello fondamentaleper la mitigazione ai cambiamenti climatici. Più nello specifico, l’idrogeno verde sembra essere il mattoncino che può fare da ponte tra fonti rinnovabili e gli impieghi dell’energia nei vari settori per raggiungere gliobiettivi didecarbonizzazione. L’Unione europea, per arrivare al raggiungimento di questi obiettivi entro il 2050, prevede un aumento del 24% dell’impego dell’idrogeno, contribuendo in questo modo alla riduzione della CO2 e mettendo in moto una macchina di movimenti economici pari a 820 miliardi di euro, ottenendo anche la creazione di1 milione di posti di lavoro entro il 2030. E proprio in quest’ottica che nasce il progettoHySET – Hydrogen Systems and Enabling Technologies,coordinato dal professor Massimo Santarelli delPolitecnico di Torino,in collaborazione con ilPolitecnico di Milano,laEindhoven University of Technologyolandese, la norvegeseNtnu: Norwegian University of Science and Technologye laUniversitat Politècnica de Catalunya. Il progetto – finanziato nell’ambito del programma europeoErasmus+- si propone di coprire l’interavalue chaindell’idrogeno: dalletecnologie di produzionea quelle distoccaggio; dal trasporto/logistica/infrastrutture fino agli usi finali, passando per sicurezza, codici, standard e tutti gli aspetti socio-economici che ne potrebbero derivare. Unmaster tutto dedicato all’idrogeno, che ha come scopo quello di preparare, attraverso la creazione di un corsi di Laurea Magistrale, i lavoratori del futuro alla conoscenza e all’impiego di queste tecnologie. Il corso di laurea, inoltre, prevede untraining in ambiente internazionale e multiculturale,in grado di rispondere alle sfide che la transizione energetica ci propone. Per questo è prevista anche una collaborazione tra mondo accademico e aziende (tra i partner ci sonoRepsolper la Spagna,Shellper l’Olanda eSintefper la Norvegia). La prima edizione delMaster of Science Hysetpartirà a settembre di quest’anno e proseguirà per almeno 4 edizioni grazie al supporto dell’Unione Europea – che metterà a bando anche 15 borse di studio – e, negli anni successivi, grazie a fondi a erogazione pubblica e privata. Icrediti da raggiungere sono 120 in 2 anni:nel corso del primo anno, gli studenti e le studentesse selezionati acquisiranno le conoscenze fondamentali e quelle industriali; al secondo anno, gli iscritti avranno la possibilità di trasferirsi presso una delleuniversitàpartner, dove seguiranno corsi di specializzazione per poi procedere all’inserimento in azienda attraverso un tirocinio.
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