Il protrarsi dellaguerra in Ucraina, l’esacerbarsi dellacrisi climatica, l’incombenza di minacce biologiche alla stregua delCovid-19, i rischi delladisinformazioneesasperata dal negazionismo o adottata come strategia politica:scientificamente, il mondo non è mai stato così vicino alla sua fine. È quanto ha stabilito il Comitato per la scienza e la sicurezza delBulletin of the Atomic Scientists, che nella sua ultima stima annuale haaggiornatol’Orologio dell’Apocalisse(Doomsday Clock) a90 secondi dalla mezzanotte, vale a dire dalla catastrofe. Un valore simbolico, tuttavia significativo nella misura in cui risulta ilrecord peggiore di sempre. «Una decisione che i nostri esperti non prendono alla leggera», ha dichiaratoRachel Bronson, Presidente e Ceo delBullettin, che ha definito quello attuale «un momento di pericolo senza precedenti». A preoccupare di più il Comitato è il confitto iniziato a febbraio dello scorso anno. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha sollevato interrogativi profondi su come interagiscono gli stati, erodendo le norme di condotta internazionale che sono alla base di risposte efficaci a una varietà di rischi globali”, si legge nella nota diffusa. ”L’invasione russa dell’Ucraina ha aumentato il rischio dell’uso di armi nucleari,sollevato lo spettro dell’uso diarmi biologiche e chimiche, ostacolato la risposta del mondo al cambiamento climatico e gli sforzi internazionali per affrontare altre preoccupazioni globali”, aggiunge il Comitato. L’azione intrapresa dalla Russia ha inoltre “violato le norme internazionali in modi che possonoincoraggiare altri a intraprendere azioni che sfidano le inteseprecedenti e minacciano la stabilità”. Come tornare “indietro nel futuro”? «Non esiste un percorso chiaro per forgiare una pace giusta – sostiene l’organizzazione, ma -il Governo degliStati Uniti, i suoi alleati della Nato e l’Ucraina hanno una moltitudine di canali di dialogo– suggerisce Bronson – Esortiamo i leader a esplorarli tutti al massimo delle loro capacità perriportare indietro l’orologio». IlBulletin of the Atomic Scientistsè nato nel 1945 all’indomani dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, sulla spinta di Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer, Eugene Rabinowitch e gli scienziati dellaUniversity of Chicagoche hanno contribuito a sviluppare le prime armi atomiche all’interno del cosiddettoProgetto Manhattan. L’iconicoDoomsday Clockvenne istituito 2 anni più tardi, nel 1947, e da allora vieneperiodicamenteaggiornato, con tanto diplaylistdedicata su Spotify.Il record miglioreè stato registrato nel199ldopo la fine della Guerra fredda, quando mancavano17 minutiall’Apocalisse. L’editorialedi quell’anno, intitolatoUna nuova era, recitava: “L’illusione che decine di migliaia di armi nucleari siano garanti della sicurezza nazionale è stata strappata via. Nel contesto di un’Unione Sovietica in disfacimento, i grandi arsenali nucleari sono visti ancora più chiaramente come una responsabilità, un metro di misura dell’insicurezza”. Una responsabilità di cui, ancora oggi, il mondo è chiamato in modo drammatico a farsi carico.
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