In occasione delWorld Economic Forum -16/20 gennaio,Davos(Svizzera) -Oxfam, confederazione internazionale di ong dedicate alla lotta contro la povertà, ha presentato il suo nuovo rapporto relativo all’aumento delle disuguaglianze. Durante la pandemia,iricchisono diventati ancora più ricchi.Partiamo da un dato: l’1% della popolazione mondiale si è aggiudicato il 63% dell’incremento complessivo della ricchezza netta globale (42.000 miliardi di dollari). Detto in altri termini: solo il 37% dell’aumento di ricchezza di tutto l’anno è finito nelle mani del restante 99% della popolazione. È un dato eclatante, che supera il record dell’intero decennio 2012-2021, quando il club dei super ricchi aveva beneficiato di poco più della metà dell’incremento della ricchezza globale (circa il 54%). Questo è il quadro descritto nel rapportoOxfam,La disuguaglianza non conosce crisi, nel quale emerge – per la prima volta in 25 anni – una tendenza surreale: perché, se da una partecresce la ricchezza estrema, dall’altracresca anche la povertà assoluta. Dal 2020 a oggi, in media per ogni dollaro in più di patrimonio del 90% della popolazione meno abbiente, la ricchezza di ogni miliardario è aumentata di circa 1,7 milioni di dollari. E durante le crisi, com’è noto, le disuguaglianze si ampliano. Negli ultimi 3 anni, la crescita dei patrimoni dei miliardari ha registrato un incremento di 2,7 miliardi di dollari al giorno. E,alla fine del 2021, l’1% più ricco della popolazione deteneva il 45% della ricchezza globalea fronte dello 0,75% detenuto, invece, dalla metà più povera della popolazione. In quali settori si crea più ricchezza?L’energeticoe l’agro-alimentaresono i settori nei quali, nel 2022, la ricchezza dei miliardari è aumentata maggiormente. Lo studio svolto daOxfam,realizzato su95 aziende, evidenzia come queste abbiano raggiunto306 miliardi di dollari di extra profitti nel 2022,l’84% dei quali sono finiti nelle mani dei loro azionisti (257 miliardi di dollari). Questi profitti sono aumentati del 256% rispetto alla media del periodo 2018-2021. Buona parte di queste società sono possedute o controllate da un gruppo ristretto di individui e l’aumento dei profitti non fa che alimentare i loro patrimoni già consistenti: è il caso della famiglia Walton, che controlla la metà diWalmart(multinazionale dedita alla vendita al dettaglio). La famiglia ha guadagnato 8,5 miliardi di dollari, tra dividendi e buy back azionari. Come abbiamo visto, però,cresce anche lapovertàassoluta.Infatti,nel 2022 oltre 70 milioni di persone si sono ritrovate in uno stato di povertà estrema,costrette a sopravvivere conmeno di 2,15 dollari al giorno, con un aumento dell’11% nella popolazione in condizioni di povertà. Questo è dovuto anche al calo dei salari causato dall’inflazione. Almeno 1,7 miliardi di lavoratori, infatti, vivono in Paesi in cui l’inflazione supera l’incremento medio dei salari e nel 2021, come conseguenza, quasi il 10% della popolazione mondiale ha sofferto la fame. La Banca Mondiale, nelle sue previsioni, prospetta un ulteriore incremento delle disuguaglianze e della povertà globale. Anche inItalia, pandemia, crisi energetica e inflazione hanno influito negativamente sui divari già esistenti. In effetti,tra il 2020 e il 2021, la quota di ricchezzadetenuta dal 10% più ricco della popolazione èaumentata di 1,3 punti percentuali su base annua,comportando una ulteriore crescita della concentrazione della ricchezza. Al contrario,la quota detenuta dal 20% più povero della popolazione resta stabile. Coloro che, in Italia, possiedono patrimoni con valore superiore ai 5 miliardi di dollari (0,134% degli italiani), nel 2021 detenevano un ammontare di ricchezza pari a quella posseduta dal 60% degli italiani più poveri. Nonostante la situazione critica, però, il valore di queste fortune continua a lievitare, registrando un incremento del +8,8% (13 miliardi di dollari) rispetto al periodo pre-pandemia. Cresce anche ladisuguaglianza dei redditi netti,per cui l’Italia si classifica tra gli ultimi Paesi dell’Unione Europea. Ciò comporta checirca il 7,5% dellefamiglie(1.960.000 persone)e il 9,4% di individui(5,6 milioni di persone)vivono in uno stato di povertà assoluta. Un ultimo elemento? Negli ultimi 16 anni, la quota di famiglie povere è raddoppiata, dato preoccupante che non fermerà la sua corsa nel breve periodo a causa del caro-energia e caro-vita.
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