Gli Usa aggrediscono il mercato dell’energia verde, l’Europa risponde. Dal palco delWorld Economic ForumdiDavos, la presidente della Commissione europea Ursulavon der Leyenha presentato ilNet-Zero Industry Act, un pacchetto legislativo che punta a sfidare il maxi-investimentodi Washington: 370 miliardi di dollari di spesa per il clima, il più grande stanziamento mai fatto dagli Stati Uniti sul tema. «L’obiettivo sarà concentrare gli investimenti suprogetti strategici lungo l’intera catena di approvvigionamento. Vedremo in particolare come semplificare e velocizzare le autorizzazioni per i nuovi siti di produzione di tecnologia pulita», ha dichiarato la presidente dell’esecutivo Ue nel corso del suo intervento. «Per mantenere attraente l’industria europea, è necessarioessere competitivi con le offerte e gli incentivi attualmente disponibili al di fuori dell’Ue– ha aggiunto – Questo è il motivo per cui proporremo di adattare temporaneamente le nostre regole sugli aiuti di Stato per accelerare e semplificare». A chiedere una strategia comunitaria per contrastare l’Inflation Reduction Actvarato da Joe Biden sono stati prima i socialdemocraticitedeschidel cancelliere Olaf Scholz, quindi ifrancesi, convinti della necessità diun’azione“made in Europe” per non perdere l’attrattività di un mercato chiave come quello della transizione energetica. «Idrogeno, batterie elettriche, pannelli solari, semiconduttori dovrebbero essere inclusi in un elenco di progetti industriali strategici per i qualigli aiuti di Stato dovrebbero essere più massicci. Sia tramite sovvenzioni che con il credito d’imposta», ha affermato il ministro dell’Economia franceseBruno Le Maire. Ma non tutti hanno accolto il piano con favore. Alcuni Paesi temono che concedere più aiuti di Stato inneschi unacorsa ai sussidie aumenti il divario tra le economie degli Stati membri. Come mette in evidenzaEuronews,Francia e Germaniapossiedono da sole il 77% dei 672 miliardi di aiuti di Stato approvati nell’ambito dell’attuale quadro temporaneo di crisi (Temporary Crisis Framework). «Il semplice allentamento delle regole degli aiuti di Statonon è una soluzione– ha dichiarato il ministro dell’EconomiaGiancarlo Giorgetti– perché sarebbe sproporzionato avvantaggiare gli Stati membri che godono di un margine di bilancio più ampio, aggravando così le divergenze economiche all’interno dell’Unione e conseguente frammentazione del mercato interno».
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