InCinalapopolazione è diminuita per la prima volta dal 1961. A rilevarlo, l’Istituto nazionale di statistica di Pechino, secondo il quale alla fine del 2022 il Paese più popoloso al mondo –circa1,45 miliardi di abitanti, il 18,4% della popolazione mondiale – aveva850.000 abitanti in meno rispetto al 2021. Lo scorso anno il tasso di natalità ha fatto registrare ilrecord negativodi6,77 nascite ogni 1.000 persone, contro le 7,52 del 2021. Complice lapandemia, a essere in aumento è anche iltasso dimortalità, con i decessi superiori per la prima volta alle nascite:7,37 morti ogni 1.000abitanti rispetto alle 7,18 dell’anno precedente. La Cina rischia di entrare in un’era di crescita negativa, 7 anni dopo aver abolito la cosiddetta “politica del figlio unico”, varata nel 1980 da Deng Xiaoping per scongiurare le ricadute economiche della sovrappopolazione, eabbandonataufficialmente nel gennaio 2016 con un disegno di legge che consentiva alle coppie di avere al massimo 2 figli. Il quadro, tuttavia, non è migliorato.Il censimento del 2019 ha segnato la natalità più bassa dal 1961(14,65 milioni di bambini contro i 15,3 del 2018); quello realizzato l’anno successivo, ha registrato un crollo del 18%, portando le nascite a 12 milioni. Per questo, amaggio 2021, il Governo diXi Jinping ha autorizzato le famiglie ad avere3figli. Ma il via libera dell’esecutivo non basta. Nonostante gliincentivie leagevolazioni fiscalirivolti ai nuclei familiari nel tentativo di invertire la rotta, i cittadini sonofrenatida fattori sociali come gliorari di lavoro, l’aumento delcosto della vitae quello dei servizi diassistenza all’infanzia. Da un sondaggio condotto a marzo 2021dalSocial Survey CenterdelChina Youth Daily, su un campione di circa 2.000millennial, il67,3%dei giovani ha dichiarato che l’incapacità di trovare una collaboratrice domesticaè stata la prima ragione per cuinon erano disposti ad avere un secondo figlio. Circa il 61,7% ha citato l’elevatapressione fiscale, seguita da unamancanza di asili nido sicurie adeguati e dall’impatto che un figlio potrebbe avere sullacarrierae sulleopportunità di lavorofemminili(24,3%). «L’alto tasso di disoccupazione giovanile e le fragilità nelle aspettative di reddito potrebbero ritardare ulteriormente i piani di matrimonio e parto, trascinando verso il basso il numero di neonati»,ha commentato allaBbcYue Su, responsabile dell’Economist Intelligence Unit. Intanto già nel 2023la Cina rischia di esseresuperatadall’India, che con un1,4 miliardidiabitantisi appresta a strapparle il record diPaese più popoloso al mondo. Secondo quantodichiaratodall’Economist, si stima cheentro il 2064 la popolazione dell’India raggiungerà il picco di 1,7 miliardidi abitanti, più del 50% rispetto a quelli della Cina previsti per lo stesso periodo.
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…