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Nell’Argentina della crisi, il 36,7% voterebbe Messi

 

In Qatar, l’Argentina vince i mondiali. La folla in festa scende per le strade e si riunisce abbracciando la bandiera bianco celeste. La vittoria riempie di orgoglio il popolo, un popolo che sta perdendo certezze e che, purtroppo, ha ben poco in cui sperare. Infatti,la crisi economica in Argentinaè ancora una certezza da cui non si può distogliere lo sguardo. L’Argentina come paese ha subitonove fallimentinella sua storia. A oggi, l’inflazione è vicina al 100%, oltreun terzo della popolazione vive in condizione di povertàe il debito ha superato i 274 miliardi di dollari. Ad aggravare la situazione è stato il fallimento del 2001, che portò il paese al collasso. Ciò ha portato a una crescita del malcontento generale della popolazione. Seguendo l’onda della vittoria ai mondiali di calcio, l’Istituto Demoscopico Giacobbe & Asociadosil 19 e 20 dicembre ha eseguito un sondaggio. È stato chiesto a 2500 intervistatise voterebbero Lionel Messise si candidasse alle elezioni del prossimo anno come presidente argentino. Il risultato?Il 36,7% degli intervistati lo voterebbe. Considerando che, secondo la legge elettorale Argentina,se c’è un vantaggio di almeno 10 punti sul secondo candidatosi può vincere anche solo col 40%, Messi avrebbe elevate probabilità di vittoria. Secondo il sondaggio, rispetto a un secondo possibile candidato,Javier Millei, politico tradizionale tra i più favoriti, il distacco con Lionel Messi sarebbe del24,7%.Infatti, Javier Millei, economista e deputato della città di Buenos Aires otterrebbe il 12% dei voti. Ma vi è un’altra domanda che ha suscitato stupore: chiedendo agli intervistati se volessero Messi come Presidente, il 43,7% del totale ha risposto affermativamente. Nella classifica ottenuta dal sondaggio, dopo il politico Millei si posizionerebbel’attuale vice Presidente argentina Cristina Fernández de Kirchner, che otterrebbe l’11,4% dei voti. La Presidente potrebbe correre un rischio reale, dal momento che numerosi sono i giocatori che hanno ricoperto cariche politiche. Qualche esempio? Dal 2018,George Weah, ex giocatore del Milan, è presidente della Liberia. AnchePelénel 1995 è stato nominato in Brasile Ministro straordinario dello Sport, mentreKakhaber Kaladze, difensore del Milan e del Genoa, è statoMinistro dell’Energia della Georgiadal 2012 al 2017 ed è attualmente sindaco della capitale Tbilisi. Lionel Messinon ha mai dichiarato di volersi candidare come presidente del governo argentino. Ma a sostegno di quanto afferma The Economist: “i leader politici argentini parlano bene, ma non ottengono risultati. A differenza di mister Messi, che parla a bassa voce e segna gol senza pietà”, i politici argentini hanno ancora molto da imparare, e tanto da cambiare.

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