Dal 27 dicembre 2022 fino al 15 febbraio 2023 i datori di lavoro del settore privato che abbiano ottenuto lacertificazione della parità di genereentro il 31 dicembre 2022, potranno fare richiesta all’Inpsper ottenere l’esonero contributivo fino all’1%. L’obiettivo è quello dipremiare le aziendeche hanno conseguito o che conseguiranno entro la fine di quest’anno la certificazione, al fine di ridurre il divario di genere in ambito lavorativo. I fondi disponibili per questa misura sono50 milioni di euro. In cosa consiste questo esonero? È previsto unosgravio non superiore all’1%, calcolato sulla contribuzione complessiva datoriale, fruibile fino aun massimo di 4.166€ mensili(50.000€ annuali). L’esonero ha validità per tutta la durata della certificazione a partire dal primo mese di ottenimento della stessa. Quali sono le condizioni per ottenere lo sgravio contributivo? Come previsto dall’art.1 comma 1175 della legge 296/2006, è necessario possedere ilDurc(Documento unico di regolarità contributiva) per attestare la regolarità nei pagamenti verso Inps, Inail e Cassa Edile; è necessaria l’assenza di violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro; è fondamentale il rispetto di accordi econtratti collettivinazionali, regionali, territoriali o aziendali. Inoltre, le aziende con oltre 50 dipendenti non devono aver ricevuto sanzioni relativamente alrapporto biennale delle pari opportunità, il rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile che le aziende o imprese con più di 50 dipendenti devono obbligatoriamente redigere ogni due anni. Lo sgravionon sarà attribuito in automaticoma sarà necessario fare domanda, presentando l’istanza online “Par_Gen” attraverso la sezione “Portale delle agevolazioni”. La richiesta dovrà essere mandataesclusivamente per via telematica. Dovranno essereinseriti tutti i dati utili, come i dati identificativi dell’azienda; la retribuzione media mensile stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere; l’aliquota datoriale media stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere; l’autocertificazione di essere in possessodella certificazione di parità di genere e di non aver ricevuto provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro e infine il periodo di validità della certificazione stessa. La domanda risulterà “trasmessa” everrà definito anche l’importo spettante. Quando poi l’Inps avrà accolto tutte le richieste (da mandareentro il 15 febbraio 2023), la domanda risulterà “accolta” se l’ammontare dell’esonero sarà intero, cioè dell’1%, oppure “accolta parziale” qualora sia stato necessario un ridimensionamento della misura dell’esonero, dal momento che i fondi a disposizione sono 50 milioni di euro. Concluso il procedimento, i beneficiari dello sgravioriceveranno il codice di autorizzazione “4R”che, come specificato nella circolare 137/2022 dell’Inps, assume il significato di “Azienda autorizzata all’esonero di cui all’articolo 5 della legge n. 162/2021”. Una volta ricevuto questo codice, sarà consentito recuperare l’importo nel flusso UniEmens di competenza del mese successivo con il codice casuale L238, mentre per i mesi precedenti ne verrà utilizzato un altro, L239.
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…