Si sta abbassando il livello di salute e benessere per le donne australiane. A dirlo è una ricerca guidata daHelena Teede, professoressa e direttrice dellaMonash Center for Health Researchinsieme ad alcuni ricercati del Mchr. Il rapporto è stato effettuato sulla base dei dati rappresentativi a livello nazionale dell’indagine annuale sulle famiglie, sul reddito e sulle dinamiche lavorativein Australia del 2020. Attraverso unascheda di valutazionedella salute e del benessere, i ricercatori delMonash Centerhanno potuto osservare come negli ultimi dieci anni il livello di salute delle donne australiane si è abbassato. Non solo: quest’ultimenon godono dello stessoredditodegli uomini, essendo sempre meno presenti nel mercato del lavoro e, secondo il rapporto, stando ai ritmi attuali “ci vorranno 70 anni per raggiungere l’uguaglianza sul lavoro a tempo pieno e più di 200 anni per raggiungere l’equità sul reddito”. La ricerca, partendo dai dati raccolti nel 2020, mette in risalto come la condizione di salute delle donne siapeggiore rispetto a quella degli uomini in quasi tutti i domini. Dal punto di vista psicologico, il numero delle donne che soffrono di problemi disalute mentaleè aumentato, soprattutto nelle fasce di età tra i 18-24 anni e i 55-64 anni. Allo stesso tempo, anche il funzionamento sociale, lacapacità emotiva e fisicadelle donne di svolgere il proprio ruolo è diminuito tra il 2001 e il 2020.Tale riduzione è stata collegata all’iniquità finanziaria. È reso evidente comele donne che lavorano stiano scomparendo. Ci sono infatti2,7 milioni di donne in meno nella forza lavoro; tale riduzione va a danneggiare l’economia australiana, generando unaperdita di 72 miliardi di dollaridi Pil all’anno. In percentuale, i dati riportano che nel 2020 le donne occupate a tempo pieno sonoil 19% in meno rispetto agli uomini; al contempo, la differenza di reddito annuo tra i due è di $ 23.767, mentre la differenza di pensione è di $ 44.746. La direttrice del Mchr, Helena Teede, afferma la necessità di un cambiamento radicale: «La produttività della nostra forza lavoro è così profondamente influenzata dall’impatto molto drammatico che l’assistenza all’infanzia ha in Australia, perché abbiamo uno dei sistemi di assistenza all’infanzia più costosi al mondo […] Al momento in Australia, avere una famiglia non ha praticamente alcun impatto sul reddito di un uomo o sulla sua traiettoria di carriera; ha un impatto molto profondo per le donne». Secondo Helena Teede, nonostante ci sia stato un crescente riconoscimento da parte dei responsabili politici a riguardo, come un aumento del governo federale alcongedo parentale retribuitoo la revisione dell’istruzione prescolare nel New South Wales e nel Victoria,bisogna fare di più. Tuttavia, la ricerca rende chiaro che vi è la necessità di agire a livello strutturale e di chiedere alle istituzioni australiane che vengano impegnate risorse per risolvere i problemi di salute, benessere ed equità finanziaria delle donne.
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