«Un programma delinquenziale a gestione familiare protratto nel tempo». Così gli inquirenti hanno definito la gestione delle cooperativeKaribueConsorzio AiddiMarie Therese Mukamitsindo, suocera del deputato Aboubakar Soumahoro e attiva nel settore dell’accoglienza dei migranti. La settimana appena passata ha portato diverse novità sull’inchiesta della procura di Latina. La più rilevante dal punto di vista mediatico è stata sicuramente l’iscrizione nel registro degli indagatidiLiliane Murekatete, moglie di Soumahoro ed ex componente del cda di Karibu. Oltre a lei sono stati indagato anche il suo fratellastro, Michel Rukundo e altre tre persone. Le indagini erano partite un mese fa quando ilsindacatoUiltucsdi Latinaaveva denunciato il mancato pagamento degli stipendi a venti lavoratori delle coop di Mukamitsindo. La suocera di Suomahoro si era difesa facendo presentei tagli imposti dai Decreti Sicurezza,che avevano ridotto significativamente i finanziamenti al settore dell’accoglienza dei migranti. Ma le carte pubblicate questa settimana dai giornali raccontano un’altra storia: “Le risorse destinate all’accoglienza finivano altrove”. Ovvero, sempre secondo l’accusa, in Ruanda, Paese di origine della famiglia di Murekatete, dove un cognato del deputato Aboubakar Soumahoro gestisce attività di ristorazione e safari. Il tutto tramite l’utilizzo dell’associazioneJambooe delConsorzio Aidcomesocietà“schermo” per frodare il fisco. Per questo gli inquirenti hanno deciso di sequestrare a Mukamitsindo circa 640mila euro. La stessa decisione è stata presa nei confronti di Rukundo e Murekatete per somme pari a 13mila euro. Secondo l’accusa sarebbero frutto delle attività irregolari. Un’ipotesi che ha portato il giudice per le indagini preliminari a descrivere Murekate e gli altri indagati come degli individui che «hanno mostratoelevata spregiudicatezza criminale». Inoltre la procura ha applicato nei confronti del consiglio di amministrazione di Karibu la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare per un anno con la pubblica amministrazione. Nel frattempo sono scaturiti altri particolari: fino al 2020 il presidente del Consorzio Aid avrebbericevutoal mese 4.400 euro lordi. La carica è stata ricoperta da Mukamitsindo fino al 2017 e poi da Rukundo. Ma i problemi delle cooperative non sarebbero solo finanziari. Le carte descrivonoKaribucome unluogo malsano, dove i lavoratori erano costretti a vivere senza luce e al freddo. Già nel 2021 l’ex senatrice di Sinistra italianaElena Fattori, dopo una visita istituzionale,aveva denunciato ai vertici del suo partitole condizioni dei lavoratori nella cooperativa e i legami di parentela tra i gestori e Soumahoro. Le sue parole erano però cadute nel vuoto e a settembre il sindacalista era stato eletto proprio nelle liste dell’Alleanza verdi sinistra. Soumahoro, che non è indagato, ha ripetuto dinon essere mai stato a conoscenzadella gestione delle cooperative della suocera e ha poi aggiunto che la moglie “proverà la suainnocenza”. Da parte sua l’avvocato di Murekatete,Lorenzo Borrè, ha diffuso uno scarno comunicato dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati della sua assistita: «La signora Murekatete si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestatile che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro, e siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la totale innocenza della mia assistita».
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