Musica e crisi climatica si incontrano di nuovo, in un’altra edizione delClimate Spacea Milano. In occasione della serie di concerti in cui si sta esibendo in questi giorniLudovico Einaudinella Sala Grande delTeatro Dal Verme, fino al 18 dicembre sono stati aperti degli spazi dedicati allariflessione sullacrisi climaticae ambientale. Una riflessione che viene affrontata in modo originale, attraverso la proiezione diquindici cortometraggi d’autoreselezionati daFrancesco Cara. Alcuni di questi sono corti di piccole produzioni indipendenti, mentre altri sono produzioni premiate nei più importanti festival ambientali. Quindici cortometraggi che provengono da diverse parti del mondo ma tutti accomunati da un filo rosso che è illegame tra città e natura. Un legame che, oltre alle proiezioni, fa da sfondo a laboratori, incontri e performance musicali live. Una scelta, quella del binomio natura-città, che può apparire insolita. L’ambiente urbano, infatti, è comunemente visto in contrapposizione con quello naturale, come uno spazio progettato dall’uomo e in cui la natura viene assoggettata alla sua volontà, confinata in aree verdi sparse qua e là. Ma la realtà è diversa:città e naturasi intrecciano in unarete armoniosa che caratterizza la vita sulla Terra. E in questo contesto la crisi climatica colpisce indistintamente ambiente urbano e naturale, due ambienti che, per risollevarsi, hanno bisogno degli sforzi l’uno dell’altro. Ed è proprio sotto questa luce che le città diventano crocevia di innumerevoli processi naturali che, una volta riconosciuti, incorporati e valorizzati, rendono l’ambiente urbano più equilibrato, vivo e sano. Vediamo da vicino il programma degli ultimi giorni. Oggi16 dicembre, dalle 18, l’intervento dello scienziato ambientale Sebastiano Brocco e proiezione di Water Celery, del sudcoreano Yu So-young; sonorizzazione live di Valeria Sturba. In questa storia, Lee JeongAe èl’ultima persona rimasta a coltivare sedanod’acqua nella cittadina di Eonyang Eupseong, ed è anche l’ultimo rimasto a vendere il suo raccolto direttamente da un banco dietro al suo campo. Ogni suo gesto esprime eleganza, precisione e sobrietà. Sabato 17invece l’intervento dell’architetta Ludovica Molo, accompagnato dalla proiezione del corto marocchino At all Times, on Boat Crossing, di Faiçal Ben. Alle 22:30 sonorizzazione di Redi Hasa. All’estuario del Bou Regreg, con Rabat sulla riva sinistra e Salé sulla riva destra, vivono più di due milioni di persone, per accomodarle, lacementificazione avanza senza tregua, creando un’illusione di persistenza là dove tutto cambia. Infine,domenica 18 dicembre, sempre alle ore 18, gli interventi di Roberto Infurna e Nicolò Palla, attivisti di Mutuo Soccorso Milano. Seguranno la proiezione del francese Oliver Perrier, intotlata Eden, e alle 22:30 la sonorizzazione di Rocco Nigro. L’ultimo cortometraggio racconta unmodo d’abitare comunitariovisto con gli occhi di Antoine, un ragazzo fragile che ha appena traslocato e vive con difficoltà il cambiamento. Per partecipare alle performance delle 18 e delle 22:30 non sarà necessario essere in possesso dei biglietti del concerto; tuttavia è necessaria laprenotazione sulsitodell’evento.
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