«È significativamente influenzato dal cambiamento climatico». Dal 1981 laGrande Barriera corallina australianaèPatrimonio dell’Unesco, ma oggi il cambiamento climatico sta rappresentando una «seria sfida» per ilcoral reefdel Queensland, compromettendone la sopravvivenza. Stando al rapporto delle Nazioni Unite, rilasciato dopo l’analisi di una missione durata 10 giorni, dal 21 al 30 marzo 2022, il più grande organismo vivente sulla Terra dovrebbe essere inserito in una lista di siti del patrimonio mondiale “in danger”, cioèin pericolo. Già nel 2021, con il governo diScott Morrison, la Grande Barriera Corallina aveva rischiato di finire nella lista nera dei patrimoni dell’umanità a causa dellescarse iniziative prese dall’Australia per tutelarla. Una misura evitata per un pelo e scartata per tanti mesi, grazie anche alla sconfitta dell’allora Primo Ministro, per niente sensibile alla tematica ambientale. Al contrario, il nuovo governo, quello guidato daAnthony Albanese, si è subito dimostrato molto più “amico dell’ambiente” e solo un mese fa ha annunciato unfinanziamento di 1,2 miliardi di dollari australiani(circa 780 milioni di euro) per continuare a lavorare per migliorare la qualità dell’acqua e la ricerca per cercare di aumentare la resilienza di coralli e barriere coralline. Purtroppo, però, “i progressi compiuti per ridurre l’inquinamento che si riversa nelle acque della barriera a causa dell’agricoltura e del pascolosono troppo lenti e sono necessari maggiori investimenti per aggiungere gli obiettivi di qualità dell’acqua”, chiosa il rapporto delle Nazioni Unite. Così, “nonostante gli sforzi scientifici e gestionali senza precedenti, ilreefè significativamente influenzato dai fattori delcambiamento climatico”. Servono misure urgenti per contrastare il pericolo che sta minacciando i coralli patrimonio dell’Unesco sempre più concretamente. Nel corso degli anni sono stati tanti i segnali d’allarme inviati dalreef,sintomi di unPianeta malato che nessuno ha curato a dovere: la Grande barriera corallina, infatti, ha subito una serie didiffusi eventi di sbiancamento deicorallinel 1998, 2002, 2016, 2017, 2020 e 2022. Oggi la frequenza di questi eventi è sempre più ravvicinata:4 eventi di sbiancamento dei coralli si sono verificati solo negli ultimi 7 annie un caso è stato rilevato proprio durante la visita del team della missione dell’Onu. Un evento fuori dall’ordinario, avvenuto, inoltre, per la prima volta nella storia, nel periodo tradizionalmente più fresco de La Niña, che solitamente abbassa le temperature oceaniche e protegge i coralli. Gli scienziati ora temono che senza condizioni più fresche nelle prossime settimane,la barriera corallina potrebbe subire un ulteriore sbiancamento.È per questo motivo che nel rapporto sono state inserite10 raccomandazioni prioritarieche devono essere affrontate con la massima urgenza per affrontare il pericolo e “migliorare nettamente la capacità dell’Australia di garantire e promuovere la conservazione del reef, permettendo di mantenere l’ eccezionale valore universale per le generazioni future”. Il report appena stilato si configura comeuna sorta di ultimatum per il nuovo governo australianoche, davanti alle evidenze e alle analisi degli esperti, dovrà proporre necessariamente soluzioni adeguate per preservare il patrimonio dell’Unesco. Ora che la resilienza della barriera corallina è seriamente compromessa, il governo Albanese dovrà darsi da fare per produrre un’azione forte in tempi ristrettissimi: il rischio è che venga ufficializzata la classificazione delcoral reefpiù bello del Pianeta come “in pericolo”, con conseguente possibilità diperdita dello status di Patrimonio Mondiale, oltre che di danno di immagine perl’Australia.
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…