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Guinea Equatoriale: confermato il leader Teodoro Obiang Nguema

 

Il presidenteTeodoro Obiang NguemaMbasogoha vintoper la sesta volta le elezioni dellaGuinea Equatoriale, piccola nazione situata nell’Africa centro-occidentale, con circa il 95% dei voti. Le elezioni sono state giudicate non valide dagli osservatori internazionali che hanno denunciato pesanti brogli e corruzione diffusa. Il leader al potere, ormai ottantenne, è incaricada 43 anni dopo un colpo di stato ai danni del precedente presidenteFrancisco Macias Nguema, successivamente fucilato. Da allora Teodoro Obiang Nguema ha mantenuto il potere assoluto attraverso delle elezioni farsa, con una continua spoliazione delle risorse della nazione e una feroce persecuzione dei dissidenti politici. Allo stato attuale numerosi oppositori e semplici cittadini sono arbitrariamente detenuti nella tristemente famosa prigione “Black Beach” o fatti sparire nel nulla dalle autorità: «In Guinea Equatoriale continueranno a scomparire molti prigionieri, che vivranno in un “buco nero e profondo” come descritto da un ex detenuto, soli e abbandonati, senza che i loro parenti ne possano conoscere il destino», avevadenunciatoAmnesty International nel 2021. Oltre alle denunce legate alleviolazioni dei diritti umani, numerose processi internazionali hanno coinvolto la famiglia del dittatore, in particolare suo figlio e possibile successore Teodoro Nguema Obiang Mangue, più volte accusato e processato per il riciclo di capitali sporchi neiPaesi occidentali. La Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Francia hanno ripetutamente sequestrato proprietà e denaro pari a decine di milioni di dollari. In particolare l’ultimo processo francese ha fatto luce sulle operazioni opache dell’erede decretandone uno stop all’interno della nazione europea: «Con questa decisione… la Francia non è più un rifugio per il denaro sottratto dai leader stranieri e dal loro entourage: i beni acquisiti in Francia con denaro sporco saranno confiscati e i loro proprietari perseguiti e condannati», avevadichiaratonel 2021 Patrick Lefas, diTransparency International France. Ma nonostante le indagini e le sentenze di condanna, il regime rimane saldo al potere tanto da esseredefinitola “Corea del Nord dell’Africa” con numerosi mercenari e milizie paramilitari assoldati per proteggere i luoghi di potere e la famiglia del presidente. Le immenserisorse fossililegate al petrolio garantiscono una forte rendita alla èlite locale, rimanendo però concentrata fra i pochi membri apicali, mentre i 4/5 della popolazione, circa 1,4 milioni di persone, vivono sotto il livello di povertà stabilito dallaBanca Mondiale. Secondo ilTransparency International’s 2021 Corruption Perceptions Indexla Guinea Equatoriale è al 172esimo posto su 180 nazioni per corruzione.

Redazione

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