Mercoledì14 persone, 3 donne e 11 uomini, sono statefustigate pubblicamentein uno stadio di calcio a Pul-i-Alam, nella provincia di Logar dell’Afghanistanorientale, su ordine di un tribunale talebano. L’accusa era di “crimini morali” come furto, adulterio e rapporti omosessuali. Ai condannati sono state inflittetra le 21 e le 39 frustate, che un funzionario riferisce essere il massimo imponibile. All’evento, riporta la stessa fontecitatadall’agenzia di stampaAssociated Press,avrebbero assistito centinaia di persone, alle quali sarebbe stampo imposto ildivieto di scattare fotoo eseguire riprese video. Secondo quanto riferito allaBbcdal portavoce talebano Omar Mansoor Mujahid, in seguito alla punizione corporale le donne sono state liberate, mentrealcuni uomini sono stati incarcerati. L’11 novembre altre 19 persone sono statefrustatenella provincia nord-orientale di Takhar, ricordando da vicino le misure del regime in vigore nell’Emirato Islamico dell’Afghanistan durante ilprimo governo talebanodal 1996 al 2001. «La fustigazione pubblica di donne e uomini èun ritorno crudele e scioccante alle pratiche della linea durada parte dei talebani. Viola il divieto assoluto di tortura e altri maltrattamenti ai sensi del diritto internazionale e non dovrebbe essere eseguito in nessuna circostanza», ha dichiarato Samira Hamidi, attivista diAmnesty Internationalper l’Asia meridionale. «I talebani continuano a ignorare le critiche diffuse mentre si fanno beffe dei principi fondamentali dei diritti umani in un allarmante scivolamento in quello che sembraun cupo promemoria del loro governo di trent’anni fa– ha aggiunto – Queste punizioni oltraggiose sono solo un altro passo verso lalegalizzazione di pratiche disumaneda parte del crudele sistema giudiziario dei talebani e manifestano il completo disprezzo delle autorità de facto in merito alla legge internazionale sui diritti umani». Il 14 novembre il leader talebanoHaibatullah Akhundzadahaordinatoai giudici di applicare in maniera più rigida la sharia, il codice di leggi sacre su cui si fonda il diritto islamico che prevede anche lalapidazione, la decapitazione e la mutilazione.«La legge della sharia è l’unica soluzioneper i problemi in Afghanistan e deve essere attuata», ha ribadito il vice governatore di Logar, Enayatullah Shuja, in seguito alla fustigazione. Dopo essere tornati al potere nell’agosto 2021 in seguito alritiro delle truppe statunitensi, i talebani avevanoannunciatouna svolta moderata, ma al contrario hannoperseguitouna stretta sui diritti umani attraversodetenzioni arbitrarie,torture,esecuzioni extragiudiziali,persecuzionidelle minoranze etnico-religiose e durissimerestrizioni controdonneeragazze.
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