Animal Equalityha da sempre una missione chiara e precisa: costruire unmondo in cui ogni animale sia protetto e rispettato.Un obiettivo ambizioso che non può essere raggiunto da un giorno all’altro, ma perseguito attraverso quello che si chiamaaltruismo efficace, ovvero l’impiego di forze e risorse per ottenererisultati concreti e misurabiliper gli animali che ancora oggi purtroppo vengono sfruttati dall’industria alimentare. Per dare voce alla loro sofferenza all’interno di questo comparto non basta denunciare e mostrare le ingiustizie e gli abusi che subiscono ma anchecambiare dall’interno il sistema che li sfrutta, e proprio inquest’ottica si inserisce il lavoro diAnimal Equality. Le grandi compagnie delsettore alimentarehanno un ruolo fondamentale in questo, perché con le loro decisionipossono avere impatto sulla vita di milioni dianimali.Pochi giorni fa proprio a seguito di una campagna avviata daAnimal Equalitynegli Stati Uniti, il più grande fornitore di servizi di ristorazione al mondo,Compass Group,ha sottoscritto un impegno per eliminare le gabbie di gestazione per le scrofe nella propria filiera entro l’estate del 2023. Questa decisione avrà impatto sulla vita di milioni di esemplari, confinati ingabbie di poco più di un metro quadroche non consentono loro di compiere alcun movimento e prendersi adeguatamente cura dei cuccioli. L’impegno diCompass Groupè uno dei più avanzati mai ottenuto nell’ambito della sensibilizzazione aziendale: oltre alla volontà di porre fine all’uso delle gabbie di gestazione e di fornire aggiornamenti regolari su questi progressi,la nuova policy prevede anche significative tutele per i polliallevati e uccisi per la loro carne e l’impegno a utilizzare esclusivamente uova di galline non confinate in gabbie. Ma il lavoro con leaziendeè in continuo divenire e proprio in questo momentoAnimal Equalitye altre organizzazioni in tuttaEuropastanno chiedendo al colosso del discountLidl, di fare la propria parte. In questo caso l’oggetto delle richieste delle organizzazioni sonoipolliallevati per la loro carne, condannati a una vita misera a causa della selezione genetica a cui sono stati sottoposti nel corso degli anni dall’industria, del sovraffollamento degli allevamenti intensivi e delle pessime condizioni igienico-sanitarie in cui si trovano a sopravvivere. ALidlviene chiesto di adottare pubblicamente l’European Chicken Commitment,un documento che contiene6 requisiti minimi per diminuire le sofferenze dei polli. Tra queste la riduzione del numero di esemplari allevati per metro quadro, il miglioramento della qualità dell’aria e il passaggio dall’allevamento di razze a crescita rapida a razze a crescita lenta, con maggiori indicatori di benessere animale. Centinaia di aziende in tutto il mondo si sono già impegnate per migliorare le condizioni degli animali coinvolti nella loro filiera mac’è ancora tanto lavoro da fare.Animal Equalitycontinuerà a lottare perché siano sempre di più quelle a farlo e perché gli animali non debbano più subire inutili e ulteriori crudeltà. In questo modo, un passo alla volta, si può costruire un futuro migliore per tutti gli esemplari.
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