Il 9 novembre Meta, la holding di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato il licenziamento di oltre11.000 dipendenti, pari al13% della forza lavorodella società. Si tratta del più grande taglio di posti di lavoro nella storia dell’azienda fondata nel 2004 come ‘TheFacebook’. «Oggi condivido alcuni deicambiamenti più difficili che abbiamo fatto nella storia di Meta. Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e di separarci di oltre 11.000 dipendenti di talento», ha scritto Mark Zuckerberg, presidente e ceo di Meta, in unmessaggiorivolto ai dipendenti. «Stiamo inoltre adottando una serie di ulteriori misure per diventare un’azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese discrezionali ed estendendo ilblocco delle assunzioni fino al primo trimestre– ha aggiunto – Voglio assumermi la responsabilità di queste decisioni e di come siamo arrivati qui. So che è dura per tutti e sono particolarmente dispiaciuto per coloro che sono stati colpiti». A spiegare le ragioni di questa scelta è la stessa azienda, che nel comunicato illustra la genesi di una serie dierrori di valutazionelegati all’andamento positivo del mercato durante il periodo dellapandemiae alla convinzione ottimistica che la tendenza sarebbe continuata anche nel periodo successivo. «All’inizio del Covid, il mondo si è spostato rapidamente online el’impennata dell’e-commerceha portato a una crescita dei ricavi smisurata. Molte persone hanno previsto che questa sarebbe stata un’accelerazione permanente che sarebbe continuata anche dopo la fine della pandemia. Anch’io l’ho fatto, quindi ho deciso di aumentare significativamente i nostri investimenti», ricorda Zuckerberg. «Sfortunatamente, questo non è andato come mi aspettavo– ammette – Non solo il commercio online è tornato alle tendenze precedenti, ma la recessione macroeconomica, l’aumento della concorrenza e la perdita di segnale pubblicitario hanno fatto sì che le nostre entrate fossero molto più basse di quanto mi aspettassi.Ho sbagliato, e me ne assumo la responsabilità». Nel biennio 2020-2021 Meta ha effettuato27.000 assunzioni, più altri 15.344 nei primi nove mesi del 2022, circa un quarto dei quali durante l’ultimo trimestre. Alla fine di settembre Meta aveva dichiarato di contare su 87.000 dipendenti, e il Wall Street Journal riferisce che i funzionari dell’azienda avevano avvertito i dipendenti di annullare i viaggi non essenziali a partire da questa settimana. A pesare, oltre alla concorrenza diTikToksul versante social e al modo in cui lastretta di Applesul tracciamento dei dati hainfluitosulla pubblicità personalizzata, sono state anche le ripercussione sul mondo reale delle ambizioni a entrare nelmetaverso. Dall’inizio del 2021 Meta ha investito 15 miliardi di dollari in Reality Labs, la divisione dell’azienda responsabile della realtà virtuale. Meta puntava a raggiungere 500.00 utenti attivi mensili sulla piattaforma virtualeHorizon Wolrdsentro la fine dell’anno, cifra in seguito rivista al ribasso a 280.000 unità. Ma le statistiche interne, secondo quanto riportato il 15 ottobre dal Wsj, segnalano che il 91% dei mondi realizzati dagli architetti digitali è popolato da meno di 50 persone.Immaginate ilmemedi John Travolta che si si aggira nella New York disabitata diVanilla Sky. Il licenziamento massiccio di Meta arriva dopo quello diTwittertravolto dal patron di TeslaElon Musk, che il 28 ottobre ha acquistato il social per 44 miliardi di dollari al termine di estenuanti trattative e una settimana dopo halicenziato3.700 dipendenti su 7.500, circa il 50%. Percentuale che, avesse interessato l’azienda di Zuckerberg, avrebbe imposto la rettifica del nome in Metà. Tralasciamo il fatto che, a quantoriportaBloomberg, la società starebbe richiamando diversi dipendentilicenziati per errore. Quanto accaduto nel giro di una settimana a due dei maggiori colossi della Silicon Valley sembra sintomatico di una situazione che sta coinvolgendo l’intero settore tecnologico. All’inizio di ottobreAmazonha annunciato che avrebbecongelatole assunzioni relative alla vendita al dettaglio per il resto dell’anno, e in estate il servizio di messaggisticaSnapchathatagliatoil 20% del personale. Provvedimenti simili hanno riguardato nelle ultime settimane anche la società di trasporti privati Lyft e il servizio di pagamenti Stripe. I dati dell’ultimo trimestre mostrano incertezze anche per le altre Big Tech. SeMicrosoftsupera le attese, pur con un utile netto in calo del 14% dovuto anche alcrollodi vendite dei Pc,Alphabet(Google) ha deluso le stime degli analisti con utili netti in discesa del 27% rispetto all’anno precedente. ResisteApple, ma frenano gli iPhone, ancora il prodotto di punta della Mela, ulteriormente indeboliti dai problemi legati allacrisidel mercato cinese.
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