La multinazionale automobilistica Tesla, di proprietà diElon Musk, è stata messa sotto indagine penale dalDipartimento di giustizia degli Stati Unitia causa delle affermazioni secondo cui i veicoli elettrici dell’azienda siguidano da soli. A rivelarlo l’AgenziaReuters, secondo cui l’indagine, non divulgata in precedenza, è stata avviata già lo scorso anno in seguito a diversiincidenti, alcuni dei quali mortali, verificatisi mentre era attivo il sistema di guida assistita Autopilot. «La persona al posto di guida è lì solo per motivi legali. Non sta facendo niente.L’auto si guida da sola», dichiara un video promozionale diffuso sul sito dell’azienda. Tuttavia la società ha ancheavvertito esplicitamente i conducentiaffinché non tolgano le mani dal volante e mantengano il controllo dei veicoli durante l’utilizzo del pilota automatico. Tali funzioni, precisa l’azienda, «non rendono il veicolo autonomo». Musk al momento non ha rilasciato dichiarazioni in merito, ma in un’intervista concessa nel 2020 al settimanale Automotive News ha affermato che i problemi del pilota automatico derivano dal fatto che iclienti utilizzano il sistema ignorando le istruzionidi Tesla. Ora gli agenti del Dipartimento di giustizia dovranno verificare se alcune affermazioni di Tesla siano effettivamente fuorvianti al punto da indurre i conducenti a unfalso senso di sicurezzamentre guidano col pilota automatico. Secondo unaricercacondotta dal Mit (Massachusetts institute of technology) AgeLab e pubblicata nel settembre 2021, mentre era attivo il pilota automatico di Tesla «i conducentiguardavano meno alla stradae si concentravano maggiormente sulle aree non correlate alla guida rispetto a dopo il passaggio alla guida manuale». Un’indagine recente dell’Insurance Institute for Highway Safety (Iihs) hastimatoche il 42% degli utenti di Tesla Autopilot si sente a proprio agio nelnon prestare attenzionealla strada mentre si trova alla guida. Nel corso di quest’estate tre incidenti mortali hanno coinvolto il pilota automatico di Tesla da una parte e imotociclistidall’altra. Secondo questi ultimi ilsistema di rilevamentodell’azienda sarebbe insufficiente a identificarli in modo corretto. «Ai motociclisti è stato a lungo detto da conducenti disattenti che causavano incidenti: “Scusa, non ti ho visto”. Ora stiamo sentendo: “Scusa, la mia macchina non ti ha visto”. Questo è inaccettabile», ha dichiarato alla Cnn Rob Dingman, presidente e ceo dell’American Motorcyclist Association. «Se questo problema non viene affrontato all’inizio dellosviluppo di veicoliautomatizzati, le conseguenze si riveleranno disastrose per i motociclisti», ha scritto la stessa Associazione rivolgendosi alla National highway traffic safety administration. Problemi simili coinvolgono isistemi di frenata automaticadi emergenza di diverse società automobilistiche anche per quanto riguarda i pedoni. Tre quarti dei decessi che coinvolgono pedoni si verificano dinotte, quando i sistemi si rivelano meno efficaci a causa della minore visibilità. L’Iihs harilevatoche 19 dei 23 veicoli testati per il rilevamento dei pedoni hanno ottenuto una valutazione “superiore” o “avanzata” durante il giorno, ma solo 4 hanno ricevuto una valutazione “superiore” nelle ore notturne.
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