God save the Queen. Ops…the King.Quando si vuole sostenere la tesi, legittima, secondo la quale lamonarchiasarebbe un’istituzione anacronistica e ormai obsoleta, si tira in ballo per prima cosa la questione del suo immobilismo e il fatto che, pur passando i secoli, rimanga sempre uguale a se stessa e non si accorga che il mondo attorno stia cambiando. Impossibile o quasi negare tale critica ma paradossalmente per quanto riguarda ilRegno Unitol’ultimo secolo hacamminato allo stesso passo della monarchiamolto più di quel che sembra, almeno nelle questioni burocratiche e istituzionali. Su diversi aspetti nemmeno gli stessi britannici si sono mai soffermati troppo a riflettere perché nati e cresciuti quando tutto era già stabilito e laRegina Elisabetta IIregnava saldamente, ma tra poco, a conseguenza della sua morte, la maggior parte delle cose con le quali sono abituati ad avere a che faresaranno diversissime. Un cambiamento, questa volta, immenso e repentino, che parte dall’inno. Inno nazionale Il primo e forse più iconico mutamento riguarda l’inno nazionale. Tutti conosciamo la strofaGod save the Queenma, eccezion fatta per filmati registrati, non la sentiremo mai più, visto che è stata già sostituita con una rinnovataGod save the King, dedicata aRe Carlo III. Oltre a questo nel testo sono state apportate altre ovvie piccole modifiche, come i pronomishetramutati inhe, che renderanno l’inno declinato al maschile. Moneta Ma a impattare maggiormente sulla vita dei londinesi, e probabilmente sull’economia del Paese, sarà ilcambio delle monete. Tutto il denaro circolante in Gran Bretagna porta leeffigie del regnante in caricae, anche se la Banca d’Inghilterra ha già provveduto a rassicurare sulla sua validità, chi possiede una sterlina probabilmente farebbe bene a custodirla gelosamente perché con la salita al trono del figlio laRoyal Mintconierà nuove monete e banconote con il suo volto, che verrannoimmesse gradualmente in circolazionee col tempo sostituiranno le attuali. Potrebbe non essere un processo immediato considerando che laZecca Realedeve sottoporre i progetti al ministro dell’Economia e poi farli approvare dallo stesso Re, ma non ci sono dubbi sul fatto che avverrà. Quando la Regina venne incoronata dovette attendere più di un anno e, secondo ilGuardian,in questo caso il tempo potrebbe dilatarsifino adue anni, anche alla luce del fatto che oggi in circolazione ci sono circa 80 miliardi di sterline e 4,5 miliardi di banconote con il volto della Regina. Non un numero irrisorio. Maggiori dettagli su come cambieranno le monete dovrebbero essere fornite dopo i funerali della Sovrana ma è molto probabile cheil profilo di Carlo III sarà rivolto verso sinistra, al contrario di quello diHer Majesty(Sua Maestà) che guarda a destra. Tale alternanza non è un obbligo ma una tradizione che si rinnova dal Settecento. Francobolli e monogrammi vari Sorte molto simile toccherà aifrancobolli, con laRoyal Mail, il servizio di poste del Regno Unito, che nei prossimi mesi sarà impegnata a crearne di nuovi con l’immagine del Re. Nessun cambioall’orizzonte, invece,per le cassette della posta, le celebri colonnine rosse con impresso il sigillo reale composto dalla corona di Sant’Edoardo e dalmonogrammaEIIR(Elizabeth e Regina, dal latino). Anche se quelle nuove avranno le iniziali di Carlo, le già esistenti rimarranno al loro posto probabilmente per lungo tempo. Seppur ormai rare, infatti, esistono ancora cassette con le iniziali del padre di Elisabetta II, Re Giorgio VI. Il monogramma della Regina sparirà invece velocemente da uniformi militari, bandiere fuori dalle stazioni di polizia, stendardi sulle navi militari con generali a bordo e stemmi vari, per essere sostituito con quello diCRIII(Charles Rex III). Passaporti Dalla morte di Re Giorgio VI, nel 1952,i passaporti nel Regno Unito sono emessi in nome diHer Majesty, cosa che ovviamente non potrà più verificarsi. La formula di conseguenza sarà sostituita con la declinazione maschileHis Majesty.Al momento non si conoscono i dettagli dell’operazione e non è dato sapersi se i documenti con la dicitura attuale rimarranno validi ma è molto probabile di sì. Preghiere e giuramenti parlamentari Chi regna sull’Inghilterra guida anche la sua Chiesa, quindi alcunepreghiere che fanno direttamente riferimento alla Reginasaranno modificate. Cambiamenti in vista anche per chi si appresta ad assumere le funzioni diparlamentare. La legge infatti stabilisce che i nuovi membri debbano giurare sul o sulla sovrana, e fino a oggi la formula era «Giuro su Dio onnipotente che sarò fedele e porterò vera fedeltà a Sua Maestà la Regina Elisabetta, ai suoi eredi e successori, secondo la legge». Bandiere Con ogni probabilità anche loStendardo Reale, la bandiera che campeggia fuori da Buckingam Palace ma non solo, subirà cambiamenti. Quello attuale è diviso in quattro porzioni, una con un leone rampante in rappresentanza dellaScozia, una con un’arpa dell’Irlandae due con tre leoni passanti dell’Inghilterra. All’appello manca il Galles, la cui bandiera nazionale esiste solo dal 1959, dopo che era stato realizzato lo stendardo. Fino a ora nessuno aveva mai pensato di modificarlo ma anche in virtù del fatto che il Re ricopre anche la carica diPrincipe di Galles, sono in molti ad aspettarsi un’aggiunta doverosa già da tempo. Ma non è tutto,esiste anche uno stendardo personale, che Re Carlo III dovrà scegliere come fece a suo tempo la madre, che optò per unaEgialla su campo blu sovrastata dalla corona e circondata da rose su campo.
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