Categories: Ambiente

Ora la Loira si percorre a piedi

 

InFrancia, per raccontare la siccità attraverso i simboli, basta guardare il “Giardino”: è appassito, secco, ormai senz’acqua. Icona francese dei panorami mozzafiato, delle tonalità verdi e blu, con un castello dietro l’altro di sottofondo, è sicuramente la zona attraversata dallaLoira, il “giardino di Francia”. La “Loire”, secondo fiume per grandezza del Paese, in questi giorni sembra un nobile decaduto:è talmente tanto privo d’acqua che in alcuni punti è attraversabile a piedi. “Possiamo passarlo a Orléans camminando, il livello dell’acqua raggiunge il massimo sotto le ginocchia! Un’atmosfera degna del Sahara!”, scrivono gli utenti preoccupati su twitter mentre mostrano il declino del fiume. Nellazona atlantica appare drasticamente ridottoper portata, a causa della siccità che sta colpendo il Paese sin da maggio e delle scarse piogge e nevicate invernali. In più punti, come a Langeais (Indre-et-Loire), La Chapelle-sur-Loire e Saumur (Maine-et-Loire),la Valle della Loira appare realmente come un giardino sempre più appassito: la vegetazione lussureggiante classica della zona (anche se d’estate è chiaramente differente) ora è fatta dicampi aridi e coltivazioni a rischio. Molti agricoltori, qui come altrove, hanno perso metà del raccolto: non c’è acqua per innaffiare e il sole continua a far evaporare quel poco che rimane. “Se non piove in due mesi sarà un totale disastro”, dicono i contadini pensando al futuro sempre più incerto. In tutta Franciain calo, di quasi il 20%, il mais, ma anche le produzioni di foraggio e latte sono a serio rischio. In due terzi della Francia, il governo ha dichiarato lo stato di crisi, conprecipitazioni in calo di circa l’85%. In tutti gli oltre 90 dipartimenti vige l’allerta e inalmeno 100 comuni si è arrivati al razionamento o assenza di acqua potabiledai rubinetti: saranno i camion a portarla. Le restrizioni già riguardano irrigazioni e piscine. Come se non bastasse, la siccità e i terreni aridi, con le temperature sempre più elevate e i venti forti, sono state concause della diffusione di numerosi incendi:da inizio anno nel Paese sono giù bruciati 50.000 ettari. Il primo ministro francese Elisabeth Borne ha parlato di una siccità che è «la peggioremai registrata nel nostro Paese… la situazione potrebbe persistere per le prossime due settimane o peggiorare ulteriormente», ha detto mentre è stata attivata una task force di crisi per gestire le restrizioni idriche e le emergenze. In generale, oltre a Loira soffrono tutti i fiumi francesi: dalla Senna al Rodano. Ora una nuova ondata di calore sta portando al sud temperature intorno ai 40 gradi di giorno e 20 gradi di notte: potrebbe essere il colpo di grazia per molte coltivazioni dopo un luglio che è stato dichiarato «il più secco degli ultimi sessant’anni». Per il ministro della transizione verde francese, Christophe Béchu, «dobbiamo abituarci a episodi di questo tipo. L’adattamento alla crisi del clima non è più un’opzione, è un obbligo».

Redazione

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