Regione che vai, progetto che trovi, in Italia siamo davvero sensibili alla tematica dellospreco alimentare. A Bari (dove potremmo chiederci come possa esistere lo spreco alimentare, date le prelibatezze della zona), esiste un’associazione che non produce avanzi. Anzi, fa avanzare la voglia di darle una mano a perseguire la sua causa. Farina 080, nata nel 2014 per portare avanti azioni contro lo spreco di cibo, crea da anni canali di contatto tra chi cestina alimenti (famiglie, commercianti, ristoratori etc) e chi, invece, ne ha bisogno. Ne è esempioAvanzi Popolo 2.0, il progetto creato dall’associazione pugliese che nel corso degli anni ha sviluppato oltre 1288 azioni di recupero. Donando fino a 74.423 kg di eccedenze a circa 80 enti partner a supporto della comunità. Oltre al contrasto della povertà, ha avviato una sperimentazione difood sharingtra privati, mettendo in campo (in realtà, su unapiattaforma web) oltre 200 scambi di alimenti in una logicaone-to-one,che permette di ridurre gli sprechi e di ampliare pratiche innovative, sostenibili, inclusive. Per superare la dicotomia donatore-beneficiario. Per esempio, chi va in vacanza può donare le ultime mele presenti in dispensa. Oppure, chi si è accorto di avere troppa pasta in scadenza può metterla a disposizione e via dicendo. Nel nostro Paese lo spreco alimentare pro-capite ammonta a 67 kg annui (Food Waste Index 2021), soprattutto per motivazioni che riguardano lascarsa attenzione nel leggere le etichette, il dimenticarsi di far ruotare i prodotti in frigorifero, la mania, tutta della nostra generazione, di farsi conquistare dalle maxi offerte 3×2, 2×1 – lasciandosi abbindolare dallestrategie di marketingche inducono poi allo spreco domestico – la poca fantasia nel cucinare e riutilizzare gli avanzi del giorno prima. Tutte frivolezze se prese singolarmente. Ma, considerando che lo spreco domestico è l’anello della filiera in cui si pecca di più (si parla del 22% secondo il rapporto Waste Watcher 2015), è importante educarsi a metodi e comportamenti differenti dal passato. Una delle specifiche di Avanzi Popolo è proprio la formazione.Grazie al progettoSchool Sharing, realizzato in tre scuole elementari e medie di Bari, gli studenti possono acquisire consapevolezza sulla tematica dello spreco grazie ad attività didattico-ludiche. Come la creazione di una dispensa didattica, ove apprendere buone pratiche di conservazione e utilizzo del cibo, da riproporre poi a casa. Un progetto simile, esteso sul territorio, è poiFrigo Solidale, nato grazie all’interazione con altre realtà, con cui Avanzi Popolo collabora all’interno del territorio e non solo. Come può suggerire il nome, si tratta dell’installazione, in tutto il territorio di Bari, di sette frigoriferi e dispense solidali, per lasciare o ritirare cibo ancora commestibile.Ogni frigorifero svolge funzione diversa a seconda del luogo di installazione: dal funzionare come extra ausilio di conservazione se situato negli sportelli Caritas, al diventare unmeeting pointper la creazione di relazioni all’interno dell’Impact Hubdi Bari, o negli atenei universitari. Avanzi Popolo non è solo un progetto, ma un movimento culturale e sociale che ci induce a fare passiavanti,appunto, nel modo in cuici relazioniamo con il nostro cibo,col nostro territorio, con la comunità di riferimento. Le economie collaborative, basate o meno sulla pratica del dono, sono quindi azioni valide per tutti, a prescindere dallo status sociale, che possono ingrassare la società con deliziosi valori.
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