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Cos’è il lavoro per i giovani cooperatori sociali?

 

In Italia il tema dellavoroè già di per sé un tema caldo. Diventa bollente nel momento in cui si prova a creare il binomiolavoro-giovanie si tenta un’indagine nei legami e nei rapporti tra due mondi che, a oggi, sembrano essere davvero tanto lontani. Eppure esiste una realtà, quella dellacooperazione sociale, in cui lavoro e ragazzi non sono poi così distanti, grazie anche a ricerche che hanno cercato di analizzare le aspirazioni e le aspettative dei giovani e a un rapporto dialogico redditizio, che ha permesso uno scambio di informazioni ed esigenze tra vecchie e nuove generazioni, al fine di cercare il giusto compromesso per accorciare le distanze. AICCON(Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Nonprofit) ha voluto indagare il rapporto tra i giovani cooperatori sociali under 35 e il lavoro con una ricerca, raccolta nello short paperIl lavoro come opera,in cui si evidenzia come per le nuove generazioni questo sia il risultato di un mix costituito da compenso e senso. Per i giovani d’oggi è importante in primis lavorare in unambiente sano e positivo, che possa garantire serenità e tranquillità con colleghi e colleghe, che possa permettere di raggiungere un giusto equilibrio tra vita professionale e vita privata, ma soprattutto che sia orientato alla soddisfazione personale per la mansione svolta. Le nuove generazioni, dunque, mirano all’autorealizzazione sul posto di lavoro (il senso, appunto) che per i cooperatori sociali si traduce spesso in un desiderio diessere parte del cambiamentoe della trasformazione sociale. Diventa perciò fondamentale costruire per i ragazzi di oggi ambienti di lavoro che puntino alla continuastimolazionedei loro desideri e delle loro aspirazioni, nel tentativo di tenerli vivi e non lasciarli spegnere con il passare del tempo. Il “senso” del lavoro, però, non può distogliere lo sguardo dal “compenso”, nonostante quella dellaretribuzione sia una preoccupazione secondariaper i giovani, che acquisisce rilevanza solo dopo aver posto le basi per un ambiente stimolante, sereno e mirato alla realizzazione personale. Stando a quanto emerso dall’indagine condotta da AICCON, durante la ricerca di un lavoro i ragazzi non danno molta importanza all’aspetto stipendiale (se non in un’ottica di futuro), a patto che ci sia equilibrio e supporto da un ambiente lavorativo che gratificain totoil “senso”. Ancora un gradino sopra la dimensione economica (che su un podio ideale di importanza si classifica all’ultimo posto per i giovani cooperatori) esiste la dimensione formativa. Per una realtà come quella delle cooperative sociali che si caratterizzano per essere organizzazioniknowledge intensive, cioè organizzazioni con un elevato capitale di conoscenza, laformazione è imprescindibilee i risultati emersi dall’indagine non possono che confermare questa certezza. Con le nuove sfide del mondo digitale, i nuovi bisogni sociali e il conseguente adattamento degli ambienti lavorativi, diventa sempre più importante mantenere aggiornato il proprio pacchetto di conoscenze e accrescerlo con le novità, per stare al passo con l’evoluzione sociale e tecnologica. Esiste, poi, un ingrediente fondamentale per creare la perfetta armonia nel binomio giovani-lavoro che, però, non può essere frutto di nessuna formazione: l’imprenditorialità. Nel lavoro bisogna sapere essere imprenditori e per essere giovani imprenditori servonointraprendenza e ambizione, caratteristiche spesso innate in ognuno ma che devono essere coltivate ed educate. I giovani cooperatori sociali dimostrano di possedere entrambe le skills: il 40% dei partecipanti alla survey, infatti, ha risposto positivamente alla volontà di costruire una carriera nel settore della cooperazione sociale e di ricoprire ruoli di alta responsabilità. Quello che manca, dunque, è un’educazione all’imprenditorialitàche può essere impartita solo tramite l’esperienza. O meglio, tramite chi l’esperienza già la possiede. Ritorna qui quel dialogo redditizio tra generazioni che ha permesso uno scambio di informazioni e che, a questo punto, si rivela il collante più forte tra il mondo del lavoro e il mondo dei giovani cooperatori sociali.

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