Continua ad aggravarsi la crisi inSri Lanka, dove nella giornata di sabato 9 luglio una folla di manifestantiha assaltato pacificamentela sede ufficiale del presidente della nazione Gotabaya Rajapaksa e la residenza privata del primo ministro Ranil Wickremesinghe. Nei giorni successivi le imponenti proteste si sono rivolte contro l’ufficio del premier ehanno spinto alla fugail presidenteRajapaksa e sua moglie verso le Maldive, mentre nel Paese è stato dichiarato lostato di emergenzaa tempo indefinito. Un’escalation di rivolte che va avanti da mesi a causa dellagravissima crisi economica e socialeche ha investito il Paese asiatico, a partire soprattutto dal 2021. Le conseguenze post-pandemiche e ilrialzo globaledei prezzi delle materie prime si sono combinate con una violenta crisi valutaria che ha portatoscarsità di carburante, continui blackout energetici, aggravati ulteriormente da unagestione politica disfunzionaleche ha minato drasticamente le condizioni di vita dei 22 milioni di cittadini residenti nella nazione. Ma di fronte a questo complesso mix di cause, alcuni esperti si sono concentrati principalmente sulla scelta del governo diimplementarel’agricoltura biologica,vietando l’importazione dei fertilizzanti chimici, derivanti da fonti fossili, nella prima metà del 2021. Una sceltaaspramente criticatada Ted Nordhaus, direttore esecutivo del “Breakthrough Institute”: «Il risultato è stato rapido e brutale. Al contrario delle dichiarazioni che i metodi biologici possono produrre risultati comparabili all’agricoltura convenzionale, laproduzione domestica di riso è crollata del 20% in soli sei mesi». Critiche che somigliano e ricalcano lecampagne usateper rilanciare le polemiche contro l’ambientalismo e i tentativi di tutelare la biodiversità, oltre che pertentare di minarei piani di mitigazione occidentali, semplificando fenomeni molto più articolati e complessi. Secondoil ricercatore Soumya Bhowmick della “Observer Research Foundation” «quando l’agricoltura biologica è stata introdotta nello Sri Lanka, l’improvvisa transizione è stata estremamente problematica a causa dellamancanza di infrastrutture agricole, dipendenza dalle importazioni di prodotti chimici,mancanza di accesso alle moderne tecnologie eignoranza del know-how agricolofra le altre cose. La transizione sarebbe stata sicuramente più facile in un’economia avanzata». Un tesi condivisa dell’ex segretario dell’agricoltura Siraj Husain che haaffermato: «Non penso che la decisione del Maggio 2021 di bloccare le importazioni dei fertilizzanti chimici sia l’unica causa dei guai economici». Decisione fra l’altro rimossa pochi mesi dopo, verso la fine del 2021. Dietro alle continue accuse contro l’agricoltura biologica sembrano celarsicampagne digreenwashingestrumentalizzazioni, che dimenticano la gestione disastrosa delle riforme da parte del clan famigliare Rajapaksa, il quale aveva promesso una transizione agricola graduale dalla durata di 10 anni, salvo poi implementare maldestramente e troppo rapidamente il divieto dei fertilizzanti a causa della crisi valutaria che ha colpito il Paese nel 2021. Una crisi ricorrente che perseguita la nazione da decenni,tamponatada 16 richieste di aiuto al Fondo Monetario Internazionale, che però non hanno contribuito a mettere in sicurezza l’economia nazionale, troppo dipendente dal turismo, dalla valuta estera e invischiata in una corruzione endemica.
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