Categories: Economia

Crisi energetica: l’Ue risponde

 

Con la stagione invernale in arrivo, stanno aumentando nettamente le pressioni su i governi e le istituzioni europee per trovare unasoluzione alla crisi energetica. Specialmente dopo che la Russia ha deciso di sospendere i flussi dal gasdottoNorth Stream 1fino a quandonon verranno rimosse le sanzioni occidentali. «Affrontare i prezzi dell’energia alle stelle e trovare dei modi per mitigarli è un’urgente questione di sopravvivenza sia per le industrie che per le famiglie europee», haammonitoFredrik Persson, presidente della lobby delle industrie europeeBusinessEurope. Dopo settimane di discussioni e un recente vertice tenutosi con i ministri dell’Energia dei 27 Stati, la Commissione europea ha elaborato gli ultimi dettagli diun pianoarticolato su varie proposte che dovrebbero in qualche modo calmierare l’impatto economico dei costi energetici fuori controllo. «La manipolazione dei mercati del gas ha una ricaduta sul mercato elettrico. Stiamo fronteggiando dei prezzi astronomici dell’elettricità per le famiglie e le aziende, con un’enorme volatilità del mercato», haaffermatola presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. Ma nonostante l’urgenza indotta dalla crisi, probabilmente servirà un ulteriore vertice fra i capi di Stato europei per dare il via libero definitivo alle misure anti-crisi, viste lemolteplici divisionipresenti in seno all’Unione Europea. Una delle misure che arriverà a coinvolgere l’intera popolazione dell’Unione Europea riguarderàiltaglioobbligatorio dei consumi di elettricità.Una soluzione che riguarderà soprattutto le fasce orarie di picco dei consumi dove la popolazione sarà chiamata a ridurre l’uso degli elettrodomestici, in certi casi non più di uno in funzione contemporaneamente, in modo da livellare la domanda di energia, e quindi di gas, onde non sovraccaricare i sistemi energetici fino al blackout. La percentuale di riduzione dei consumi dovrebbe aggirarsiintorno al 5%e riguarderà una fascia giornalieradi 3 o 4 ore(nelle ore di punta, per arrivare a una riduzione mensile del 10%). In Italia la misura proposta sarà incorporata nelPiano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturaleelaborato dal governo in carica. Un mix di risposte e sacrifici ormai ineludibili di fronte all’aggravamento della crisi energetica e il possibileblocco totaledel gas russo, che potrebbe impattare gravemente sulle famiglie più povere, comeespresso duramentedall’attivista diGreenPeaceThomas Gelin: «La crisi energetica che l’Europa sta affrontando è solo l’ultimo capitolo della lunga e vergognosa saga dell’ingiustizia e dell’instabilità globale causata dai combustibili fossili. I ministri della Ue devono immediatamente proteggere coloro che stanno soffrendo di più per iprezzi elevati dell’energiae impedire a chi inquina di incamerare gli osceni profitti».

Redazione

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