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Tra le righe e le traiettorie dell’impegno

 

Sono a Cortina perché in questo fine settimana si tiene un workshop cheabbiamo annunciato un paio di settimane fa, in cui selezioneremo – all’interno della manifestazioneCortina tra le Righe- giovani talenti della scrittura per il nostro giornale. E sono fortunata perché in questo momento, la montagna è l’unico luogo dove le temperature siano umane. E mentre tutti attendiamo una goccia di pioggia, l’acqua è e rimane il nostro chiodo fisso. L’argomento che spunta in tutte le conversazioni, del quale non è possibile tacere, e che occupa articoli su articoli de La Svolta da settimane.La siccità. Non stupisce dunque che anche da quassù – il luogo deputato per le Olimpiadi invernali 2026 – i sindaci dei paesi tutti intorno si riuniscano per parlare di come affrontare il tema sostenibilità. E non stupisce come una campionessa dello sci comeFederica Brignone, che intervisterò in un incontro pubblico qui, in mattinata, abbia deciso di fare dell’acqua la sua principale preoccupazione. Sarà un tema di advertising come tante altre storie viste su Instagram? Forse no, non lo è. Brignone, classe 1990 – sono in pochi a non conoscerla – è una milanese trasferitasi piccolissima a Curma per troppo talento. Dove ha bruciato tutte le tappe, diventando presto la sciatrice italiana più vincente in Coppa del Mondo. Ecco, questa giovanissima è parte della generazione che sta – gentilmente o meno – alzando la voce. Lei ha deciso di farlo a suo modo con un’artista siciliano -Giuseppe La Spada- che da sempre è impegnato nel denunciare i problemi dell’acqua: insieme ci mostrano, attraverso un percorso artistico condiviso, come sia possibile portare al centro del discorso non solo la plastica, ma la bellezza di una battaglia. Ma la cosa originale è che La Spada e Brignone hanno fatto della sostenibilità una filosofia, tanto da creare non un singolo servizio fotografico ma una serie diTraiettorie liquideche Giulia e Daniela Mancini – le comunicatrici dell’atleta – stanno portandoin giro per il mondo. Insommanon è una di quelle cose tipo “il vip che ha scelto la sua battaglia buona”. È un po’ di più. Questa traiettoria assomiglia al percorso diAlessandro Gassmanncon Annalisa Corrado, attivista ed ecologista che conosciamo bene perché Federica Brignone, accanto al suo quotidiano impegno sportivo, sta vivendo un quotidiano impegno dedicato alla sostenibilità. Una sorta di cammino partito cinque anni fa, quando aveva 27 anni, quando si è immersa nelle acque siciliane di Lipari in tenuta da gara con sci, casco, scarponi e bastoni: “Con gli scarponi e gli sci si va a fondo in un attimo – ha raccontato poi – avevo un team di sub e sommozzatori che mi hanno aiutato a risalire in superficie. Anche se ho rischiato di annegare, ne è valsa la pena: è stato magico sciare nel grande blu”. E questo è stato solo l’inizio. L’anno successivosi è immersa in acqua con la tenuta da sci, ma completamente circondata dalla plastica,quasi a voler mostrare, ma anche comprendere, come possano sentirsi gli abitanti delle acque del mare nel momento in cui vengono soffocati dai nostri scarti. Il terzo anno, poi, è stata la volta del Lago di Garda dove si è immersa con l’aiuto di alcuni subacquei, eha realizzato una staffetta di pulizia, andando a raccogliere oggetti frutto della nostra maleducazione quotidiana: bottiglie di plastica, lattine e sacchetti, consegnandoli ai bambini che la aspettavano sulla barca. Due anni fa, prima del Covid, nel giugno 2020, al termine di una stagione agonistica culminata con la vittoria della Coppa del Mondo Generale,Federica è salita allo Stelvio sul ghiacciaio vallivo dei Forni, il secondo più grande d’Italia:uno scenario straordinario, di grande bellezza e messo a durissima prova. Nel 1800 il ghiacciaio copriva una superficie di 20 km2, ma nell’arco di un secolo ha perso metà della superficie. Anche qui, con Spada, ha realizzato degli scatti indimenticabili. Il mese scorso, in occasione de “La quinta traiettoria” Brignone ha deciso di indossare i panni di un PianetaTerrain condizioni pessime. Il messaggio del lavoro fotografico – esposto alRifugio Lagazuoi EXPODolomiti di Cortina d’Ampezzo dal 2 luglio al 31 agosto 2022 – èun invito alladecarbonizzazione, “conseguibile – afferma – attraverso un passaggio dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili e solamente attraverso un percorso condiviso con l’intero ecosistema”. Anche Cortina, peraltro, sta facendo un percorso in questo senso. Lo racconteremo in una delle prossime puntate all’interno del giornale.

Redazione

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