Nella giornata di mercoledì 22 giugno, la Commissione europea hapropostol’attesa “Legge per il ripristino della natura” (Nature Restoration Law), un ambizioso pacchetto di misure vincolanti con l’obiettivo di sostenere il recupero degliecosistemidanneggiati e tutelare labiodiversitàdell’Unione. Definita dalla stessa commissione «la prima legislazione in assolutoche mira esplicitamente al ripristino della natura in Europa», il Pacchetto Protezione della Natura prevede di coprire almeno il20% delle aree terrestri e marine dell’Ue entro il 2030e l’estensione a tutti gli ecosistemi che necessitino di ripristino entro il 2050. Tra gli obiettivi quello di invertire il declino degliinsetti impollinatorientro il 2030, l’incremento dellabiodiversitànegli ecosistemi agricoli e forestali, la crescita del 5% deglispazi verdi urbanientro il 2050 con un minimo del 10% di copertura arborea in ogni città, paese e periferia europea. E ancora il ripristino e la riumidificazione delletorbieredrenate a uso agricolo e nei siti di estrazione della torba, il recupero deglihabitat marinie la rimozione dellebarriere fluvialiin modo che almeno 25mila km di fiumi possano diventare a flusso libero entro il 2030. Secondo ilrapporto2018 realizzato dall’Agenzia europea dell’ambiente, oggioltre l’80% degli habitat versa in cattive condizioni, con il 36% in deterioramento e appena il 9% in miglioramento. Negli ultimi 10 anni sono diminuite il 71% delle popolazioni ittiche e il 60% delle popolazioni di anfibi, e rispetto al 1970 si sono ridotte del 50% le zone umide nell’Europa occidentale, centrale e orientale. L’84% delle torbiere, fondamentali per immagazzinare carbonio e filtrare l’acqua, si trova in uno stato di conservazione sfavorevole. Nella stessa giornata è stata presentata anche unapropostaper dimezzare l’uso e il livello di rischio deipesticidi chimicie garantire sistemi alimentari più sostenibili entro il 2030. La Commissione intende inoltre vietare tutti i pesticidi nelle aree sensibili come parchi, giardini pubblici, scuole, campi ricreativi o sportivi e aree protette. A questi scopi laStrategiadell’Ue sulla biodiversità prevede che oltre 20 miliardi di euro saranno sbloccati ogni anno nell’ambito del Green Deal europeo, con un valore pari al 7,5% del bilancio dell’Ue a partire dal 2024 e del 10% al 2026-2027, per uno stanziamento complessivo di100 miliardidi euro. «La crisi del clima e della biodiversità stanno minacciando le fondamenta stesse della nostra vita sulla Terra. Abbiamo compiuto progressi nell’affrontare la crisi climatica e oggi aggiungiamo due leggi che rappresentano un enorme passo avanti nell’affrontarel’ecocidioincombente», ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo. «Una pietra miliare enorme», secondo il WWF, chedefiniscela proposta «il primo importante atto legislativo dell’Ue sulla biodiversità dalla Direttiva Habitat nel 1992». Soddisfatte anche leassociazioniambientaliste italiane, che nei giorni scorsi si sono rivolte al Commissario Paolo Gentiloni per chiedere di sostenere l’iniziativa. Entrambe le proposte saranno ora discusse dal Parlamento europeo e dal Consiglio, in linea con la procedura legislativa ordinaria. Una volta adottata, ciascuno Stato membro dovrà sviluppare unpiano nazionalededicato in collaborazione con gli attori del settore e presentare alla Commissione relazioni annuali sullo stato di avanzamento e sull’attuazione delle norme.
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