Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato ieri undecreto-leggeche introduce misure urgenti per ilcontenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturaleper il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuanostoccaggio di gas naturale. «Il presidente del Consiglio Draghi ha tutto il nostro sostegno. Anche la Commissione europea deve imboccare questa strada, l’unica per bloccare l’inflazione. Poi si possono fare anche tante altre cose per bloccare l’inflazione, per ridurre il prezzo delle materie prime: servono più estrazioni di gas nel nostro Paese, puntare sul petrolio, aumentare l’acquisto di partite di gas da altri paesi e poi serve il nucleare», ha spiegato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia e Vice presidente del PPE, a margine dei lavori della plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles ieri sera. «Una discussione su questo è già intavolata in Ue, ma purtroppo sembra ci sia una fase di stallo che mi auguro si sbloccherà velocemente. Di certo il Presidente Draghi rilancerà questo tema nel corso dei vertici che si terranno a Bruxelles nei prossimi giorni. Un’altra cosa da fare è un nuovo Recovery Plan sulla scorta di quanto fatto dall’Europa per rispondere all’emergenza Covid. Ne serve uno a hoc anche per superare la crisi energetica», ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, a “Mattino Cinque” su Canale 5. «Per affrontare il prossimo inverno è imperativo riempire idepositi strategici di gas. Tuttavia il costo proibitivo della materia prima interferisce con questa operazione. Il prezzo del gas si aggira oggi intorno ai120 euro al megawatt oracontro nemmeno 19 euro un anno fa e questo non è dovuto solamente allaguerra in Ucrainae alle interferenze russe, ma anche all’ingestibile speculazione che affligge i mercati internazionali. Il Movimento 5 Stelle chiede subito un tetto massimo al prezzo del gas, affiancato da una tassa sulle transazioni finanziarie nei mercati dell’energia per legare le mani agli speculatori». Così Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, in un intervento in plenaria. «Chiediamo anche alla Commissione di procedere all’acquisto congiunto di gas, ma senza dimenticare il vero obiettivo nel lungo periodo: latransizione ecologica, che potrà essere raggiunta solo tramite un nuovo Recovery fund europeo destinato esclusivamente al finanziamento di quest’ultima. Un passo fondamentale nelle speranze di realizzare un’Unione europea green e non più prigioniera deicombustibili fossili», conclude. «La crisi dell’energia sta mettendo a dura prova le famiglie e le imprese italiane. Con il provvedimento approvato ieri il governo sta continuando a mitigare l’impennata dei prezzi. Giusto, ma non basta. È necessario mettere al più presto un tetto al prezzo del gas, e su questo il ritardo europeo è inaccettabile, ma anche tornare al prezzo amministrato dei carburanti almeno fino alla fine dell’anno. È necessario governare il prezzo dei carburanti e dell’energia o si rischia labomba sociale», ha sottolineato il capogruppo di LeU a Montecitorio Federico Fornaro.
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