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Chiuso per futuro: gli Usa vietano la costruzione di stazioni di servizio

 

Provate a pensare a un domani in cui, anziché cartelli con i prezzi alle stelle dei carburanti in una stazione di servizio, trovaste scritto soltanto“Chiuso per futuro”.Oppure, in un piazzale sulla tangenziale“vietato costruire nuove pompe di benzina o diesel”. Non è poi così lontano dalla realtà:negli Stati Uniti inizia ad accadere. Sappiamo bene che la strada principale per frenare le emissioni è quella della decarbonizzazione: questo cammino è la via che un progetto chiamatoSafe Citiesdi Stand Earth invita a perseguire. Si tratta di un movimento di vicini di casa, gruppi locali e funzionari politici vari che lavorano “per mantenere le loro comunitàlontane daicombustibili fossili”. Fra i portavoce di questo movimento c’è Nathan Taft che sta seguendo l’andamento, soprattutto degli Usa, proprio legato alla dismissione per esempio delle stazioni di servizio, in particolare in quelle città che non ne permetteranno più la costruzione. Nel 2021Petaluma,in California, è diventata laprima città al mondo a vietare nuove stazioni di servizio: lì, non si possono proprio più costruire. Poi altre piccole realtà hanno seguito il suo esempio (almeno quattro) e ora altre sei, fra cui la trafficatissimaLos Angeles, stanno sviluppando politiche nella stessa direzione. Il punto è chedal2035in molte zone del mondo probabilmente saràvietata la produzione di nuove auto a benzina o diesel, dunque anche le vecchie stazioni di servizio diventeranno nel tempo obsolete e saranno in parte sostituite – come già avviene – da zone con colonnine di ricarica elettrica. Il trend è questo: i costi oggi più bassi delle tecnologie e delle batterie per le auto elettriche permetteranno un rinnovo generale del parco auto globale nei prossimi anni. Nel frattempo, le persone cominciano a essere stanche dellesomme sempre maggiori dei costi di diesel e benzinaper fare un pieno e dal Canada all’Europa – già fra dieci anni – l’era delle auto a combustibili fossili sembra essere segnata indirezione di un declino. Dunque, sostiene Taft in una lettera pubblicata sulGuardian, «l’80% delle stazioni di servizio è sulla buona strada per non essere redditizie entro il 2035 e consentire la costruzione di nuove stazioni è semplicemente un cattivo investimento per qualsiasi città. Inoltre quelle attuali presentano problemi ambientali, come la contaminazione di petrolio». Per cui è necessario «un cambiamento» da progettare sin da ora. «La buona notizia è che la maggior parte dei governi locali puòvietare nuove stazioni di servizioe puntare sull’elettrico. A dimostrazione di come questa area politica stia prendendo slancio, da marzo di quest’anno, le politiche di proibizione delle stazioni di servizio sono state approvate a Rohnert Park e Sebastopol, in California, e altre politiche sono in fase di sviluppo in almenoaltri sei luoghi degli Stati Uniti e in Canadain questo momento», raccontano da Safe Cities, ipotizzando come tutto ciò potrebbe essere un assaggio di futuro che prima opoi riguarderà anche l’Europa.

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