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Co2alizione: 60 imprese per zero emissioni

 

Il 15 giugno,oltre 60 aziendeitaliane – chiamate da Paolo di Cesare e Eric Ezechieli, cofounder di Nativa, azienda di design “rigenerativo” – hanno dato vita aCO2alizioneItalia. Si tratta di un consorzio con l’obiettivo di integrare il raggiungimento dellezero emissionidi gas serra nello statuto societario dell’azienda in linea con i target europei. “Come responsabili di imprese europee crediamo che il nostro ruolo sia fondamentale per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e contribuire al raggiungimento degli obiettivi dineutralità climaticache l’Unione Europea ha stabilito per il 2050”, si legge nel manifesto dell’iniziativa. “Questa integrazione sancisce l’intenzione dei nostri azionisti di stabilire a priori, una volta per tutte,una direzione chiara e inequivocabilea preservare gli equilibri climatici, assegnando un nuovo e innovativo mandato al management attuale e futuro delle nostre imprese”, conclude. Ma come avviene il cambiamento, in concreto? L’integrazione può essere realizzata attraverso l’adozione dello status giuridico diSocietà Benefit, o attraverso una modifica statutaria equivalente che preveda un impegno formale verso la neutralità climatica. In pratica, l’impresa si impegna ad attuare un’evoluzione progressiva del proprio modello di business e operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica. Questa finalità, inserita all’interno dell’Oggetto Sociale, non è solo una dichiarazione di intentio una generica promessa, ma una vera e propria scopo da perseguire nel tempo alla pari dell’impegno di un’azienda a generare utili. L’adesione a CO2alizione comporta inoltre un aumento della trasparenza rispetto all’impegno di neutralità climatica: a tutte le aziende aderenti sono estesi gliobblighi di rendicontazione delle Società Benefit espletati attraverso la redazione della Relazione d’Impatto. L’integrazione della finalità richiede infatti di stabilire e pubblicare annualmente azioni e obiettivi concreti, per monitorare in maniera trasparente e garantire il progresso verso gli obiettivi stabiliti. In concreto, equivale a un’assunzione di responsabilità da parte delle aziende e l’impegno arendicontare con trasparenza, anno dopo anno, le azioni e le politiche messe in atto per la protezione del clima. «È finito il tempo delle promesse generiche. Comincia il tempo dell’impegno elevato a finalità stessa dell’impresa», ha commentato Paolo Di Cesare, co-founder di Nativa. L’iniziativa è stata presentata presso la sede di AssociazioneCivitaal segretario generaleSimonetta Giordaniinsieme col presidente di Fondazione per lo Sviluppo SostenibileEdo Ronchie gli esponenti delle aziende aderenti moderati dalla direttrice deLa Svolta, Cristina Sivieri Tagliabue. «La decisione di un gruppo di imprese di diventare leader dell’azzeramento delle emissioni di gas serra dàun contributo importanteall’aumento dell’impegno nazionale contro la crisi climatica», ha dichiarato Ronchi, che ha anche sottolineato la necessità di unire più energie possibili intorno snon solo al dibattito, ma all’azione. E di vera e propria azione si parla quando uno statuto societario mette sullo stesso piano il profitto dei soci con l’equilibrio dell’ambiente. È di questo che hanno parlato anche aziende di primissimo piano, “testimonial” del progetto in quanto tra i primi firmatari.Danone, con il suo progettoZero Sprechi in casa Danonee l’azione congiunta per trasformare la data di scadenza da “da consumarsi entro” a “da consumarsi preferibilmente entro”, ha spiegato Salvatore Castiglione, Corporate Director Affairs. Nel farmaceutico Maria Paola Chiesi- Shared Value & Sustainability DirectorGruppoChiesi- ha spiegato come uno dei maggiori produttori di soluzioni fisiologiche per Aerosol abbia speso 350 milioni di euro per realizzare prodotti a zero emissioni, modificando in modo strutturale la produzione di tutto il range di offerta. Oltre a loro, intorno al tavolo anche Alessandro Battistini, direttore generale diHera Luce: «In vent’anni di storia, il Gruppo Hera ha messo al centro della propria strategia un impegno crescente per la responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità, che si è evoluto e maturato nel tempo con l’introduzione di un approccio strategico volto alla creazione di valore condiviso. L’inserimento, lo scorso anno, del concetto di corporate purpose nello Statuto di Hera e la recente trasformazione in Società Benefit della controllata Hera Luce hanno altresì confermato l’impegno del Gruppo in questo percorso, a beneficio dell’ecosistema territoriale di riferimento e delle generazioni future», ha commentato Battistini. E anche la marchigiana Roberta Fileni, vice president delGruppo Fileni, ha portato una testimonianza efficace e concreta di come “cambiare direzione”, o invertire la rotta. «Per Fileni, l’adesione a CO2alizione è un ulteriore tassello di un percorso sostenibile che è iniziato più di vent’anni fa e che ci ha portato a essere – oggi – il punto di riferimento per le proteine biologiche in Italia. Un percorso che si concretizza ogni giorno con gli impegni che ci siamo assunti nel nostroManifesto di Sostenibilità». Le realtà che desiderano entrare a far parte di CO2alizione possono cominciare con la sottoscrizione delmodulo di adesionecol quale si impegnando a modificare il proprio statuto entro 12 mesi. E poi, tanto tanto lavoro per realizzare il cambiamento. Hanno aderito aCO2alizione Italia: Aboca, Acetificio de Nigris, ADR Center, Antica Erboristeria, Arkage, Beste, CEF Publishing, Chiesi Group, Damiano, Danone Italia, Davines, ÈAmbiente, E80, Emsibeth, Enetec, Engine, Erbolario, Erbolario Franchising, Eurotherm, Evogy, Fedabo, Feudi San Gregorio, Fileni, Florim, Garc Ambiente, Garc, Gelit, Grassi, Green Future Project, Gruppo Hera, Gustibus Alimentari, illycaffè, Intexo, Irritec, Jonix, Kerakoll, Lazzerini, Lenet Group, Lundbeck Italia, Mine Studio, Mutti, NATIVA, Nespresso Italiana, NWG Energia, NWG Italia, Onde Alte, Palm, Panino Giusto, Pattern, Perlage Winery, Fratelli Piacenza, POLIMI Graduate School of Management, Redo, Renovit, Reti, Sales, Save The Duck, Siav, Slowear, SNAM, The ID Factory, ViCook, Way2Global.

Redazione

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