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Bargelina: Baricco e Jolie insieme per un nuovo film

 

«Nulla è più forte di quell’istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell’istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d’improvviso demente. E senza sangue». È questa una delle ultime frasi che chiudono il libroAlessandro Baricco,Senza Sangue.Righe potenti, in grado di trafiggere senza fare sconti e nelle quali moltə lettorə negli anni si sono riconosciuti. Chissà, forse è successo anche aAngelina Jolie, che nel 2017 ha acquistato i diritti del bestseller perfarne unfilmle cui prime riprese sono in corso proprio in questi giorni nel nostro Paese. Animo inquieto da sempre, la star ha iniziato a farsi conoscere al grande pubblico nel ruolo di attrice con pellicole comeRagazze Interrottee da allora ha quasi sempre scelto di spendersi in progetti non semplici, capaci di portare lə spettatorə a interrogarsi e mettere in discussione anche le certezze all’apparenza più granitiche. DiWithout Blood(questo il titolo della trasposizione cinematografica), Angelina Jolie èsceneggiatrice, produttrice e regista, e c’è da scommettere che nemmeno in questo suo ultimo lavoro mancheranno gli stimoli a subbugli interiori, anche perché la trama, almeno quella del bestseller edito da Feltrinelli, lo consente. La figura centrale è Nina, figlia del proprietario dellafattoriadi Mato Rujo che da bambina, inuno scenario post bellico, assiste nascosta in una botola all’assassinio del padre e del fratello da parte di un commando in cerca di vendetta, e da grande riesce finalmente a guardare negli occhi l’assassino. Quello che ne scaturisce da quel momento è un gioco perverso che, oscillando tra vendetta e guarigione, esplora le mille sfaccettature del conflitto e deltraumache non abbandona mai ma condiziona la vita di chi lo subisce per sempre. «Sono onorata di essere in Italia e di portare sul grande schermo una storia così particolare. Ringrazio Alessandro Baricco per avermi affidato l’adattamento cinematografico del suo libro, un’opera ricca di poesia ed emozione, che guarda alla guerra e alle domande che ne derivano da un punto di vista unico, chiedendoci cosa andiamo a cercare dopo aver subito un trauma, una perdita o un’ingiustizia», ha commentato Jolie. Il film, i cui protagonisti sono Salma Hayek Pinault e Demián Bichir, èil suo quinto da regista, nonché il primo dell’accordo triennale stipulato a marzo tra l’attrice e regista premio Oscar eFremantle, che lo produce insieme a Jolie Productions, The Apartment Pictures, società del gruppo Fremantle e De Maio Entertainment. Anche se le riprese sono iniziate già da alcuni giorni,le notizie che trapelano sono ancora poche. Tra i luoghi che sicuramente vedremo sul grande schermo c’è laPuglia, che negli anni ha già affascinato tanti registi prima di Angelina Jolie, che l’hanno scelta come teatro delle loro opere: basti pensare aIl Vangelo secondo MatteodiPier Paolo Pasolini,Polvere di Stelledi Alberto Sordi oMine VagantidiFerzan Ozpetek, solo per citarne alcuni. In particolare, le scene pugliesi diWithout Bloodsaranno girate a Torre Chianca e Martina Franca, come confermato anche dal sindaco di quest’ultima, Gianfranco Palmisano, tramite unpost su Facebook. Certa anche la presenza di un set aRoma, così come aMatera, luogo suggestivo e caratteristico, che ben si presta ad accogliere le travagliate vicissitudini di Nina, in una storia che affronta non tanto il tema della guerra, ma analizza piuttosto ciò che accade dopo, quando si devono fare i conti con le macerie esterne e quelle più profonde dell’anima. Le stesse che dovrà affrontare ilpopolo ucraino, con il quale è difficile non fare un parallelismo, anche alla luce della recente visita della regista proprio nella terra interessata dal conflitto. Nel suoruolo di inviata speciale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati(UNHCR), infatti, lo scorso aprile Jolie si è recata aLeopoli, dove ha incontrato bambinə, volontariə e rifugiatə (è stata immortalata anche in un bar da alcuni fan), e a Donetsk per accogliere un treno di profughə. Un impegno sociale e civile portato avanti da tempo e con costanza, che solo poche settimane prima l’aveva vista atterrare anche nella capitale dello Yemen, Aden, per aiutare milioni di persone sfollate a causa della guerra. Dalle pagine di Senza sangue, Alessandro Baricco suggerisce un modo per cercare, almeno, di uscire dai conflitti imparando qualcosa:esercitare la memoriasenza dimenticare gli orrori degli scontri armati. Solo così, forse, è possibile non ripetere gli errori del passato. Una ricetta apparentemente semplice ma che spesso purtroppo non riesce, come dimostrano le vicende che negli ultimi mesi raccontano di sete di potere, distruzione e morte, nonsenza sangue.

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