Gli alberi secolari di Parigi sono salvi: non verranno abbattuti. Da tempo, nei piani della capitale francese, in vista delleOlimpiadi 2024, era stato ipotizzato – all’interno di unprogetto di riqualificazioneda 72 milioni di euro – il possibile abbattimento di 42 arbusti nei pressi dellaTorre Eiffel, dato che intorno alla storica opera e nella zona diChamp-de-Marssarebbe dovuta sorgere una spaziosa area giardino e nuovi ingressi alla struttura. Diversi gruppi di ambientalistə però, fra cui ilGroupe National de Surveillance des Arbres(GNSA), si sono opposti in tutti i modi all’abbattimento di alcuni alberi che avevano anche oltre 200 anni:tra scioperi della fame, manifestazioni e proteste, ə attivistə alla fine hanno vinto la loro battaglia e i quaranta alberi diPariginon saranno rimossi. I funzionari del municipio parigino hanno fatto sapere che non proseguiranno con l’idea dei tagli,preservando le piante esistenti. In realtà, tutto il piano di riqualificazione pensato dall’architetto americanoKathryn Gustafsonaveva al centro una ulteriore rivoluzione verde: zone vietate ai veicoli, giardini, creazione dipercorsi ciclabilie parchi. Per completare il piano, però, c’era anche l’idea di abbattere alcuni alberi (come unplatanoai piedi della Torre Eiffel) fra quellipiantati in tutta la Francia nel 1814 per volontà diNapoleoneper offrire ai soldati ombra come riparo. Un progetto, quello del comune di Parigi, contrastato da attivistə come Thomas Brail (fondatore del GNAS) che si è perfino incatenato al platano e ha fatto uno sciopero della fame pur di salvarlo. Dopo le proteste, il vicesindaco Emmanuel Gregoire aveva rassicurato che nessun albero centenario sarebbe stato abbattuto, ma restava aperta la questione di una ventina di alberi non secolari che potevano essere tagliati. Sono così nate altre proteste fino ad arrivare alla decisione che i 42 alberi nei pressi della Torre Eiffel non saranno abbattuti e l’intero piano sarà rivisto, con gioia di ambientalistə che hanno festeggiato il salavataggio degli arbusti. Intanto, su spinta deə pariginə sempre più impegnatə nella difesa del verde pubblico, il 20 giugno Thomas Brail incontrerà il ministro della Transizione ecologicaAmélie de Montchaline il ministro dell’AgricolturaMarc Fesneauproprio per discutere possibili nuovi progetti e iniziative a tutela degli alberi e dei polmoni verdi cittadini.
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