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Quanta filosofia c’è in un Oceano

 

Roberto Casati è un filosofo milanese. Specializzato in Scienze cognitive, è direttore dell’Institut Nicoddi Parigi. Ma è anche un appassionato velista con un discreto numero di navigazioni oceaniche sulla scia. Due passioni, quella dell’andar per mare e per l’indagine filosofica, che convergono inOceano. Una navigazione filosofica, volume edito da Einaudi e tra i finalisti delPremio Costa Smeraldai cui vincitori saranno annunciati sabato prossimo a Porto Cervo. Il Premio, giunto alla terza edizione – organizzato e promosso daConsorzio Costa SmeraldaeStefano Salis, noto giornalista e intellettuale nonché direttore artistico – nominerà il vincitore il 28 maggio ed è un appuntamento da non perdere con la grande letteratura. Chi sono gli altri finalisti? Per la saggistica, oltre aRoberto Casatic’èBenedetta CravericonLa contessa(Adelphi, 2021) eCarlo OssolaconPersonaggi della Divina Commedia(Marsilio, 2021). La terzina della Narrativa è invece composta daSilvana La SpinaconL’uomo del Vicerè(Neri Pozza Editore, 2021);Michele MariconLe maestose rovine di Sferopoli(Einaudi, 2021) eLidia RaveraconAvanti, Parla(Bompiani, 2021). Ma torniamo aOceano- un libro che ci sta a cuore per il tema di cui tratta. “Potremmo cominciare – scrive l’autore – a guardarci meglio intorno, cosa che finora non sembriamo aver fatto abbastanza, e da qui iniziare a ripensare il mare.Proporre una nuova filosofia del mare.Capire in che misura è il nostro ambiente, in che misura ha fatto di noi quello che siamo”. Ecco dunque che la grande distesa blu viene osservata da più prospettive, perché è un’entità oggettivamente poliedrica.È un ecosistema visibile, tangibilee che può essere attraversato e al tempo stesso invisibile, come lo sono gli abissi che ancora non abbiamo esplorato. È all’origine della vita e imprescindibilefonte di nutrimentoe contemporaneamenterisorsa depauperataperché ritenuta erroneamente sconfinata. Per alcuni poi la vasta distesa d’acqua che circonda il Pianeta è un agognato eremo di introspezione, per altri teatro di indicibili sciagure. È addirittura un carattere psicologizzato quasi lo si conoscesse al punto da potergli attribuire intenzionalità propria (è “calmo”, “mosso”, “agitato”, “pauroso”, “temibile”, “ruggente”, “vindice”), eppurealieno, inabitabile e del quale possiamo carpire solo l’estrema superficie. Casati, insomma, guarda al mare attraverso una scansione multidimensionale, che sembra evidenziare l’inconsistenza di un atteggiamento oggettivante, ma che al contempo invoca la necessità, se non addirittura l’urgenza, di una indagine che ne riveli le forme. Sia chiaro,Oceanonon è un testo accademico in senso stretto, non un intricato garbuglio di sillogismi e nominalismi cari (purtroppo) a gran parte della speculazione filosofica. L’approccio del cognitivista milanese è piuttosto di evasione nel senso etimologico del termine (dal latinovadere), un “andare” tra le onde del sapere al contempo speculativo, divulgativo e antologico. Fanno da filo conduttore stralci del diario di bordo diAlbatros, la barca a vela con cui l’autore naviga alimentando quella passione nata prima come sport, cresciuta come gesto tecnico e trasformatasi infine in un vettore di conoscenza. “E chi dice conoscenza – conclude Casati – non può che dire filosofia”. In questo caso, appunto, “filosofia del mare”. Vedremo se sarà il libro premiato dalla Giuria, composta daLina Bolzoni,Marcello FoisElena LoewenthaleChiara Valerio. E oltre ai premitoutcourt, saranno assegnati altri due riconoscimenti, al “mare”. IlPremio Cultura del Mediterraneo, attribuito a una personalità che si è distinta per la valorizzazione delle culture del nostro mare e dei popoli che lo abitano, aGiuseppe Barbera, professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo, che con i suoi libri di storia naturale ha vinto numerosi premi, tra cui il prestigioso Grinzane Cavour perTuttifrutti. Viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura. Last but not least, ilPremio Internazionaleper il 2022 è assegnato allo scrittore turcoOrhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura e autore di romanzi indimenticabili comeIl museo dell’InnocenzaeIstanbul, che ha già confermato la propria presenza in Sardegna per la cerimonia finale.

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