Ieri, in occasione dellagiornata internazionale contro l’omobitransfobia, quacunə si è chiestə: e l’afobia? Con questo termine ci si riferisce all’avversione e discriminazione nei confronti dellepersone asessualie aromantiche(o persone aroace). Tra loro ancheGiada Stella, studentessa di 22 anni e attivista asessuale che dal 2018 si occupa di divulgazione online riguardo al suo orientamento sessuale e all’aromanticismo, un orientamento romantico a cui lei stessa si sente vicina. L’asessualitàè l’orientamento sessuale di tutte quelle persone che non provano un’attrazione sessualeverso altrə, indipendentemente dal genere o dal sesso. Al contrario di quanto spesso si pensa, l’asessualità non comporta l’assenza di libido ma solo la mancanza di interesse sessuale nei confronti di altrə. Cosa diversa è invece l’aromanticismo, orientamento romantico per il quale una persona non prova (totalmente o parzialmente) un’attrazione romanticaverso altrə. Come avviene per l’identità di genere, anche l’aromanticismo deve essere pensato come unospettro: «Ci sono varie identità in cui identificarsi – ha spiegato aLa SvoltaAndrea Lucci, romano di 32 anni cisgender omosessuale e aromantico – Per fare un esempio, esiste ilgreyromanticismo(lo sperimentare attrazioni romantiche in momenti specifici e circoscritti) oppure ildemiromanticismo(il provare attrazione romantica solo con persone con le quali si ha una profonda connessione emozionale)». Glistereotipiattorno all’aromanticismo sono molti, come pensare che le persone aromantiche siano anche asessuali (in realtà, orientamento sessuale e romantico sono separati e diversi tra loro) oppure che semplicemente non vogliano impegnarsi in una relazione. Secondo Andrea, bisogna ripensare al modo in cui in intende l’amore: «Si può amare un fratello o una sorella, unə amicə e qualunque altra persona senza per forza mettere in mezzo l’amore romantico. Forse non proverò mai amore romantico verso una o più persone, ma anche io sono in grado di provareogni tipo di amore». Giada, invece, ci ha raccontato come vengono viste le persone asessuali nell’immaginario collettivo, ovvero «come esseri asessuati, infantili, ingenui, noiosi, apatici, che non sanno quello che vogliono». La sua attività di divulgazione punta proprio a ribaltare questi pregiudizi e a combattere l’afobia. Secondo lei, alla base delle discriminazioni della comunità asessuale c’è soprattuttoignoranzama non solo: anche «Il fatto che decostruiamo i valori in cui la massa crede, rivendicando il nostronon essere conformi,e che le nostre esperienze siano molto distanti da quelle delle persone allosessuali [chi prova attrazione sessuale], credendo quindi chenon si possa empatizzarecon noi». «Dall’ignoranza, come sempre, fiorisce ilpregiudizio- ha commentato Andrea – Il pregiudizio porta a invalidare la nostra esistenza [della comunità aromantica] e, quindi, adubitare della nostra necessità di un posto nel mondo». Per lui la peggior forma di discriminazione (nonché la principale) è proprio lacancellazione, «perché ovviamente non ci si pone il problema di parlare di ciò che per la maggior parte delle persone neanche esiste». Per entrambə un passo importantissimo da compiere riguarda larappresentazionedella comunità aroace (persone asessuali e aromantiche), a partire dallinguaggio: «basti pensare che molte persone (anche all’interno della comunità) dicono/scrivono LGBT mentre dovrebbe essereLGBTQIA+. Anche in questo si vede l’interesse nel voler includere e non far sentire nessuna persona esclusa», ha spiegato Andrea. Ma anche laprotezione legaleè fondamentale. «In termini di leggi non vi è mai la protezione delle persone vittime di reati di afobia, come nelddl Zan(che non critico ma ritengo necessario). Quindi, implicitamente, si ha la cancellazione dello spettro “A” dalla comunità LGBTQIA+», continua Andrea. Anche Giada concorda, sostenendo che una mancanza del disegno di legge è ilnon menzionare le persone asessuali e aromantiche. Proprio in occasione del17 maggioAndrea ha ricordato in un suopostInstagram che sì, è la giornata internazionale contro omofobia, la bifobia, la transfobia, ma che dovremmo includere anche la lesbofobia, l’interfobia e l’afobia.«Esistono anche loro. E non dobbiamo dimenticarlo».
Pensa di poter risparmiare € 250 sulla spesa alimentare con un metodo veramente molto semplice,…
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…