Tra le infinite scuse usate per giustificarsi dall’aver abbandonato la sua donna alla fine John Belushi nel filmThe Blues Brothersinvoca anche loro, le cavallette! Dalla religione al cinema, questo insetto chetutto divora e devastaviene sempre descritto come una grandepiagache oggi, a quanto pare, ha persino un alleato in più: lacrisi climatica. Gli effetti di questa alleanza sono ben visibili nelCorno d’Africadove da quasi quattro anni piove pochissimo ela siccitàe particolari condizioni meteo favoriscono una anticipata schiusa delle uova e stanno portando asciami di locustesempre più grandi ed efficaci, capaci di distruggere in poco tempo migliaia di ettari di raccolto. Anche inSardegna, negli ultimi anni, il problema della cavallette è sempre più all’ordine del giorno: se nel 2020 questi insetti contribuirono alla perdita di 13mila ettari di raccolti, quest’anno le previsioni sono ancor più nere. La Coldiretti stima infatti che tra Nuoro, Noragugume, Bolotana, Illorai, Olzai, Teti, Sarule, Sedilo, fino a Barbagia o Ottana, nella cui piana si trova probabilmente l’epicentro dell’invasione, le cavallettepossano arrivare a mangiarsi 25.000 ettari di raccolto. Polifaghe e voraci,le locuste nell’isola sarda stannodistruggendole coltivazioni ma anche orti, giardini, così come il foraggio destinato agli allevamenti e diverse realtà produttive che ora rischiano di finire in ginocchio. Nel primo dopoguerra, la Sardegna sperimentò una invasione quasi “biblica” ma da allora, traintroduzione di coleottericapaci di mangiarsi le uova di locuste e altri sistemi si trovò un modo, almeno parziale, per risolvere parte del problema. Oggi però ilCnrspiega che ad agevolare la proliferazione di cavallette anche in Sardegna sono le condizioni del nuovo clima: coninverni miti e precipitazioni scarse,se non dimezzate, e temperature superiori di quasi 0,5 gradi rispetto alla media, questi insetti trovanole condizioni idealiper raggiungere popolazioni importanti e difficili da contenere. «Tutto lascia pensare che i cambiamenti climatici possano avere influito pesantemente sulle popolazioni di cavallette, favorendole. Ciò non toglie che i fattori in causa sono sicuramente numerosi, non ultimol’uso del suolo da parte dell’uomoche con le sue attività contribuisce fortemente allo sviluppo della cavalletta naturalmente in modo inconsapevole» fa sapere il Cnr in una nota. Anche per questo, con poche armi a disposizione per riuscire a contenerle, la Coldiretti chiede uno sforzo unitario nel combatterle. «Sciami di milioni di cavallette stanno divorando i raccolti delle campagne» racconta l’associazione di categoria ricordando come per arginare questa“catastrofe biologica”si sta studiando «l’impiego di specifici insetti anti-cavallette che si nutrono delle uova e di particolari funghi che attaccano le larve, mentre si lavora auna app per segnalare tempestivamente la presenza delle locustenei campi. Anche perché con l’arrivo del caldo si moltiplicherà la schiusura delle uova e il numero delle cavallette».
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