Dopo il Bhutan e la repubblica del Suriname, la Tasmania èil terzo Paese al mondoa essere diventatocarbon-negative.In altre parole assorbe e immagazzina più anidride carbonica di quella che emette. Secondo unostudiopubblicato sulla rivista scientificaEnvironmental Research Letters,il traguardo si deve soprattutto alla drastica riduzione delle attività di deforestazione. Nel 2011, il co-fondatore del sito di bookingWotifGraeme Woode la fondatrice del marchio di abbigliamentoKathmanduJan Cameroncomprarono quello che all’epoca era ritenutoil più grande stabilimento esistentea produrrecippato, ovvero scaglie ottenute dal legno di scarto utilizzate come combustibile. L’impianto si trovava aTriabunna, una città sulla costa orientale della Tasmania, e la coppia ambientalista di imprenditori lo acquistò per 10 milioni di dollari con un obiettivo specifico:chiuderlo. «Sono interessato al futuro e allo sviluppo economico, la Tasmania ne ha disperatamente bisogno»,commentòall’epoca Wood allaAbc News. Lafine delle esportazionidei trucioli di legno e della polpa di cellulosa assicurò un nettocalo del disboscamento, un’operazione che riduce la capacità delle foreste di assorbireanidride carbonica. «C’è bisogno di guardare al reale valore economico delle nostre risorse naturali e al valore rappresentato dalla protezione delle foreste come riserve nazionali di carbonio», ha dichiaratoBrendan Mackey, coautore della ricerca insieme a David Lindenmayer, William Moomaw e Heather Keith. «La maggior parte delle discussioni sul clima finora si sono basate sulla riduzione delleemissioni, ma questa è solo una parte dell’equazione. Dobbiamoimmagazzinare molto più carbonio nell’ambiente», ha aggiunto Lindenmayer. «Sebbene nell’Accordo di Parigii terminiprotezioneeconservazionepossano essere interpretati come sinonimi, in pratica non lo sono», si legge nel rapporto. Laconservazione, infatti, «si riferisce a una serie di interventi tra cui la promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali, soluzioni sociali ed economiche, conservazioneex situe ripristino dell’habitat».Protezione, al contrario, «significa proteggere le foreste dalle attività di sfruttamento del suolo e consentire ai processi naturali, inclusa l’evoluzione, di verificarsi senza ostacoli». A differenza dell’Australia continentale, lo stato insulare dellaTasmaniasi basa principalmente sull’energia idroelettrica, e poteva quindi già garantire basse emissioni digas serra. Ora può vantare un altro merito che le è valso il podio tra i protagonisti di un cambiamento possibile. «È un risultato straordinarioper la Tasmania essere carbon-negative», ha commentato Lindenmayer. «Si sente molto parlare dicarbon neutralma non dicarbon negative. È una delle prime volte che qualcuno abbia mai realizzato questo tipo di inversione sul Pianeta».
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…