Dopo la carne in laboratorio, ancheil latte materno. “Abbiamo smesso di cercare compromessi tra tra la salute del nostro bambino, il nostro benessere e l’ambiente”, spiegano sul sito diBioMilq, lastartupnata in North Carolina che mira a “sbloccare il potenziale umano attraverso unabiotecnologia mammaria rivoluzionaria”. La loro creazione vuole essere “una nuovaopzioneper l’alimentazione supplementare, una che sia il più vicino possibile allatte maternoe coltivata in condizioni sicure utilizzando la nostra tecnologia unica nel suo genere”. Come ha spiegato la co-fondatrice e chief science officerLeila StricklandalMitTechnology Review, l’idea le è venuta proprio quando Mark Post, ricercatore dell’Università di Maastricht e co-fondatore dell’azienda olandeseMosa Meat, ha svelatoil primohamburgercreato in laboratorio. Post aveva creato fibre di tessuto muscolare molto fini a partire da decine di miliardi di cellule muscolari provenienti dal collo di un bovino. Strickland si è chiesta: “Perché non fare una cosa simile con le cellule che producono il latte materno?”. Lei, biologa cellulare, ricercatrice a Stanford e madre di due figli, si era trovata in difficoltà nell’allattarli. Sapeva che, secondo i medici, quella era la soluzione migliore perchériduceva la probabilità di problemidigestivi, eruzioni cutanee e, soprattutto, enterocolite necrotizzante, una malattia intestinale rara ma potenzialmente fatale nei neonati prematuri. Se avesse trovatoun’alternativa simile, creata in laboratorio,non ci sarebbe stato alcun rischio né per lei né per i suoi bambini. Da qui il progettoBioMilq, finanziato nel 2020 da 3,5 milioni di dollari provenienti da un gruppo di investitori guidato daBill Gates, il miliardario e fondatore di Microsoft. L’industria del latte artificiale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, valeva ben52 miliardi di dollarinel 2021. Ma,a differenza del latte vaccino in polvere, che è l’alternativa artificiale più utilizzata e soddisfa molte delle esigenze nutrizionali, «il prodotto di BioMilq corrisponde di più al profilo nutrizionale del latte materno», ha spiegato alla Cnn Strickland. Come viene creato questo latte?A partire dallecelluleprelevate daltessuto mammarioumano e dal latte donati delle donne della comunità locale, che ricevono in cambio unagiftcardda spendere in una catena di negozi statunitensi che vendono anche prodotti per bambini. I ricercatori fanno crescere le cellule in flaconi, dando loro sostanze nutritive, e poi le incubano in unbioreattore che imita l’ambiente di un seno. Ed è qui che le cellule secernono componenti del latte. Ora è necessario che questo procedimento avvenga su scala più ampia e a un costo inferiore, e per Strickland ci vorrannodai 3 ai 5 anni per immettere il suo prodotto sul mercato. «Non esiste un quadro normativo», ha spiegato la biologa che dovrà convincere le autorità di regolamentazione della sicurezza di BioMilq per i bambini. Compito non facile per un prodotto alimentare coltivato inlaboratorio. Il prodotto di Strickland, comunque, non vuole essere un sostituto del latte materno, mauna possibile alternativanei casi in cui questo manchi. Inoltre, si tratta di una soluzione che potrebbe rendere l’alimentazione dei bambinipiù sostenibiledal punto di vista ambientale, dato che non prevede l’allevamento degli animali “da latte”. È stata questa promessa ecologica ad attirare gli investimenti dellaBreakthrough Energy VenturesdiBill Gates: insieme ad altri fondi, BioMilq ha raccolto ben 21 milioni di dollari nell’ottobre 2021.
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