Chi vuole affittare una stanza low cost nello Spazio?
Un hotel spaziale a forma di ruota panoramica? Potrebbe diventare realtànel 2025. Il progetto è dell’azienda americanaOrbital Assembly Corporation, che costruisce, sviluppa e gestiscepiattaforme spaziali gravitazionaliin orbita, nello spazio cislunare – all’interno, cioè, dell’orbita dellaLuna- e in tutto il Sistema Solare. Sviluppando tecnologie per costruire strutture direttamente nello Spazio a un costo esponenzialmente inferiore rispetto a chi lo fa sulla Terra e poi le trasporta tra le stelle,Oacmira a realizzareabitazioni spaziali a bassa gravità accessibili a tutti. In origine il progetto era stato presentato in anteprima dalla società privataGateway Foundation, fondata nel 2012 e che, dieci anni dopo, ha cambiato nome in Gateway Spaceport Lcc. Il loro primo “porto spaziale” era ispirato a quella descritto dallo scienziato tedescoWernher von Braunnegli anni ‘50. L’ingegnere aerospaziale aprì la strada allatecnologia missilistica,prima in Germania e poi negli Stati Uniti. Venne coinvolto nel programma di sviluppo di razzi e missili nazisti, durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale, per questo la scelta di dare il suo nome a un hotel spaziale -Von Braun Station-, è stata controversa. Ma, in un’intervista alla Cnn, l’ex Ceo diOrbital Assembly CorporationJohn Blincow ha spiegato che «la stazione non parla proprio di lui. È basata sul suo design e ci piacciono i suoi contributi alla scienza e allo spazio». Per questo, ora che il progetto è supervisionato solo da Oac, le stazioni spaziali in programma sono due e si chiamanoVoyager StationePioneer Station. La prima è come il progetto originario, ma rinominato, e dovrebbe ospitare400 persone: l’inaugurazione è previstanel 2027. La seconda, invece, potrebbe accogliere solo28 passeggeried essere già operativain soli 3 anni: sono proprio le sue dimensioni ridotte a renderla realizzabile prima della sua omologa e a consentire di alloggiare secondo le abitudini terrestri, grazie alla gravità artificiale. Entrambe sono strutture ricettive a forma diruota panoramicain orbita intorno alla Terra, con diversi moduli collegati tra loro da numerosi ascensori. Secondo il ceo di Orbital Assembly Corp,TimAlatorre, con il decollo delturismo spaziale– ora più diffuso che mai tra i miliardari -,l’ostacolo dei prezzi troppo alti per viaggiare nel Cosmo, a poco a poco, si dissolverà: «L’obiettivo è sempre stato quello di consentire a grandi quantità di persone divivere, lavorare e prosperare nello Spazio», ha spiegato alla Cnn. Mail costodei viaggi turistici fuori dal pianeta Terra sono, ancora oggi, una grande barriera: conVirginGalactic, Blue Origin ela compagniaSpaceX, hanno volato esclusivamente personaggi che se lo potevano permettere. Come riporta la società di media indipendenteMit Technology Review, fondata presso il Massachusetts Institute of Technology nel 1899, “Qualsiasi posto sul velivolo suborbitale dellaVirgin Galactic, che è il modo più economico per raggiungere lo spazio al momento, costerà450.000 dollari”. Sono all’incirca 426.000 euro per quella che è la compagnia fondata dal miliardarioRichard Branson, proprietario della Virgin. “Un singolo posto sul lancio suborbitale iniziale diBlue Origindi Jeff Bezos è stato venduto all’asta per28 milioni di dollari(circa 26 milioni di euro,ndr) e il prezzo non rivelato della prima missione totalmente civile della creatura diElon MuskSpaceXInspiration4, che ha trascorso tre giorni in orbita prima di buttarsi al largo delle coste della Florida, è stato stimato in50 milioni di dollaria testa (47 milioni,ndr)”, continua ilMit. Il progetto di Alatorre, però, promette di essere accessibile a un pubblico più ampio. I turisti starebbero in orbita per un tempo non superiore alle due settimane, proprio come fosse un’alternativa alla vacanza al mare. Dunque, aveteprogetti per l’estate del 2025?