Categories: Wiki

Perché la musica deve diventare sostenibile

 

Capita raramente di pensare al rapporto che esiste trala musica e la sostenibilità. Spesso è proprio questa che ci accompagna mentre passiamo del tempo all’aria aperta: quando facciamo attività fisicanei parchi, con le cuffie nelle orecchie per avere la carica giusta; quando la mattina decidiamo di andare a lavoro a piedi, lasciando l’auto per essere piùgreen; oppure quando partecipiamo agli eventi nelle piazze. Ma, in tutte queste occasioni,quanto impattiamo sull’ambiente? Musica e sostenibilità ambientale Qui non parliamo di inquinamento acustico, ma di quello ambientale. Oggi ascoltiamo musica soprattutto sullepiattaforme streaming: in media, gli utenti italiani realizzano oltre un miliardo di stream alla settimana nel settore audio, per circa 19 ore settimanali nell’ascolto di musica.Spotify, YouTube,Amazone Apple Music, le piattaforme non mancano. Veniamo tratti in inganno dallafinta sostenibilitàdello streaming: perchériduce l’utilizzo di plastica nella realizzazione dei CD, dei vinili e dei loro imballaggi, oppure perché limita gli spostamentidi questi prodotti e quindi l’inquinamentoatmosferico. Ma la verità è che anche lo streaming (non solo musicale) è dannoso per l’ambiente. L’elaborazione dellamusica onlinerichiede un grande dispendio di risorse ed energia per gestire l’enorme flusso di dati, un dispendio che negli anni ha portato all’aumento delleemissioni di carbonio. Sistimache vengano prodotti circa 350 milioni di chili di gas terra all’anno per l’ascolto di musica streaming. Per quanto riguarda i concerti, gli effetti sull’ambiente sono altri: dai rifiuti abbandonati dai fan, all’inquinamento prodotto dagli spostamenti dell’attrezzatura, degli artisti e dello staff, fino ad arrivare al consumo di energia per l’illuminazione. Musica e concerti green: i Coldplay Data la grandezza di questi eventi, non è semplice organizzareconcertial 100%green: sicuramente,molto può essere fatto dal pubblico, riducendo la quantità di rifiuti prodotti e facendo la raccolta differenziata in loco. Alcuni artisti si sono impegnati personalmente a rendere più sostenibili i propri concerti. In prima linea, iColdplay: il loro nuovo tourMusic of the Spheres(iniziato il 18 marzo a San José, Costa Rica) èdedicato al Pianeta. La band nel 2019 aveva deciso di fermare le proprie esibizioni dal vivoproprio per il forte impatto ambientale che questi eventi comportano. Ora hanno organizzato il Music of the Spheres seguendotreprincipi green: ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 50% rispetto ai loro tour passati, supportare le nuove tecnologie sostenibili e sviluppare nuovi metodi di viaggio a basse emissioni di carbonio, finanziare un portafoglio di progetti basati sulla natura (come lariforestazione, un albero per ogni biglietto venduto) per prelevare una quantità di CO2 significativamente maggiore rispetto a quella prodotta dal tour. Tutto ciò sarà possibile grazie a un’alimentazione sostenibile dei palchi, apannelli solari fotovoltaici, a pavimenti cinetici (così che i fan possano produrre energia semplicemente danzando) oppure grazie a biciclette capaci di generare energia elettrica(il 25 marzo a Monterrey, il padre di Chris Martin ha contribuito all’esibizione propriopedalando). Non a caso, laprima tappa del tour è stata in Costa Rica, dove il 99% dell’energia è rinnovabile. In Italia ci provano Elisa e Jovanotti Con il suo tour estivoBack to the Future Live Tour, Elisacanterà per l’ambiente.L’obiettivo è sensibilizzare riguardo lasalvaguardia del Pianeta: sarà proprio questa la tematica centrale nei suoi concerti. In qualità di direttrice artistica diHeroes Festival 2022, il 28-30-31 maggio Elisa si esibirà in tre show-evento all’Arena di Verona e saràpromotrice di una serie diiniziativee incontri per la sensibilizzazione sullasostenibilitàe l’educazione green. Da qui, prenderà vitaMusic For The Planet, per la messa a dimora e la cura di alberi in diverse città italiane. Ma lasalvaguardia ambientalerimarrà solo nel tema del tour perché, di fatto, alcune soluzioni green proposte per iltournon verranno applicate, per preservare la “magia” e l’intrattenimento che i concerti offrono. AncheJovanottiscende in campo per l’ambiente, grazie alla collaborazione con WWF Italia e Intesa San Paolo.RiPartyAmoè un nuovo progetto ambientale che punta alla salvaguardia ambientale, per sensibilizzare e mobilitare l’intera comunità alrispetto del nostro Pianeta. Come? Attraverso 3 linee di azione: pulizia del territorio (a partire da settembre 2022); ripristino degli habitat naturali danneggiati, grazie a 6 grandi opere di ingegneria ambientale; formazione delle generazioni future, attraverso l’organizzazione di workshop tematici e l’erogazione di borse di studio. Il progetto e i suoi obiettivi green saranno promossi durante tutte le 12 tappe del Jova Beach Party 2022, un evento sostenibile eplastic free. Musica per il Pianeta: il Manifesto Sostenibile e il Music Climate Pact “Assumere lasostenibilitàambientaledel settore dellamusicacome un obiettivo primario delle proprie attività”, “Promuovere iniziative culturali che utilizzino la musica come veicolo per sostenere politiche e comportamenti ambientali più corretti”, “Promuovere lo sviluppo e l’adozione di uno strumento di reporting (carbon calculator) sulla sostenibilità ambientale nell’industria musicale”. Questi sono tre dei dieci principi delManifesto della Musica Sostenibile, promosso dall’Associazione dei Produttori Musicali Indipendenti (Pmi) in collaborazione con la testata Rockol e l’organizzazione no profit Impala. I dieci punti mirano a favorire l’educazione ambientale dei lavoratori e dei fruitori della musica, a promuovere iniziative a basso impatto ambientale e a mantenere un dialogo con le istituzioni nazionali e locali sul tema della musica e sostenibilità. La stessa mission è condivisa dalMusic Climate Pact, un accordo istituito nel dicembre 2021 dall’Association of Independent Music (AIM) del Regno Unito e dalla British Phonographic Industry (BPI), associazione che rappresenta le case discografiche del Paese. Anche in questo caso, gli attori chiave del settore musicale sono chiamati a rapporto per combattere la crisi climatica attraverso la loro attività. I firmatari si impegnano a intraprendere azioni individuali e collettive per misurare e ridurre le emissioni di gas serra, a parlare e sensibilizzare riguardo la questione climatica e a comunicare con i fan sull’impatto ambientaledell’industria musicale. Canzoni sull’ambiente Le parole sono importanti e quindi anche itesti dellecanzonipossono sensibilizzare sulla salvaguardia del Pianeta. Per citarne alcune, Mother Nature’s son dei Beatles, Big Yellow Taxi di Counting Crows, Hungry Planet di The Byrds, fino ad arrivare aGreta Thunberg sings Swedish Death Metaldi John Mollusk, ispirato al discorso“How dare you”, tenuto dall’attivista svedese al Climate Summit alle Nazioni Unite del 2019. Gli esempi certamente non mancano. Musical sull’ecologia Ilmusicalper bambini“Al’s Adventures in Wasteland”racconta la storia dell’alieno Al e della sua missione: trovare il Pianeta delle Meraviglie, capace di essere un modello per tutti. Dopo vari tentativi, crede di aver trovato quello giusto. O quasi. I suoi abitanti, infatti, sprecano energia, inquinano le terre e i mari, non riciclano i rifiuti e distruggono l’ecosistema. Al non è arrivato nel Pianeta delle Meraviglie ma in quello dello spreco: in Wasteland. Grazie alla musica e alle canzoni, al teatro e alla rappresentazione leggera di tematiche importanti, questo spettacolo è stato capace di offrire al proprio pubblico un momento dieducazione ambientale, per indirizzare anche i più piccoli verso lasalvaguardia della Terra. Gli strumenti musicali riciclati La musica diventa sostenibile anche passando per glistrumenti. L’Orquesta de Instrumentos Reciclados de Cateura, nata in Paraguay nel 2012, è un’orchestra formata da bambini e adolescenti che suonano con strumenti realizzati damateriali di scarto riciclatidalla discarica di Cateura. Tra questi, violini, viole, violoncelli, contrabbassi, chitarre e strumenti a percussione, utilizzati per esibizioni di musica classica, popolare, paraguaiana, latinoamericana. L’orchestra non ha solo un valore ecologico ma anche sociale: il suo obiettivo è infatti quello dimotivare con la musicai giovani più vulnerabiliche vivono in condizioni di precarietà, per permettere loro disviluppare l’estro creativo in modo green. C’è poi il duo“I Giorni Pari”, che si esibiscono in brani originali e cover accompagnandosi con strumenti in materiale riciclato,o il“Manzella Quartet”, che si definisce«laband musicalepiùecologicad’Italia». Anche i loro strumenti sono creati dal riciclo di vecchi oggetti domestici, recuperati nelle soffitte, cantine, discariche e garage. Giocabosco, parco divertimenti per bambini in provincia di Brescia, si è concentrato sui più piccoli, proponendo loro untutorialsu comerealizzare strumenti musicali con gli oggetti recuperatiin casa.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

In pensione senza aver mai versato contributi, l’INPS ti regala gli anni necessari per l’assegno | Verifica nel cassetto previdenziale

Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…

8 ore ago

La Danimarca si scusa per gli abusi sulle persone con disabilità

  «A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…

6 giorni ago

Natalità: -1,1% nei primi 4 mesi del 2023

  A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…

6 giorni ago

Biodiversità: Italia è quinta in Europa per numero di ricerche scientifiche

  Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…

6 giorni ago

Ogni 2 minuti una donna muore per gravidanza o parto

  Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…

6 giorni ago

Bologna: l’arte di Jago, Banksy e TvBoy approda in città

  Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…

6 giorni ago