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Conosciamo meglio l’asteroide che sterminò i dinosauri

 

Alcuni frammenti dell’asteroide che 66 milioni di anni fa colpì la Terra, determinandol’estinzione dei dinosauri,sono stati ritrovati, come riporta ilNew York Times, in un noto sito delNorth Dakotache conserva molti fossili dei più grandi rettili della Storia. Non è stata semplicel’identificazione dei resti rinvenuti dal team di paleontologi guidati da Robert DePalma a circa 10 km a largo della penisola dello Yucatán, in Messico, nelcratere di Chicxulub. Attorno all’evento catastrofico che spazzò via i dinosauri aleggiano ancora molti misteri. Si sa che l’asteroide che precipitò dall’atmosfera era particolarmente grande,tra i 10 e i 14 km di diametro e che l’impatto fu così violento da scavare un cratere di circa 200 km di diametro e profondo 20. Duranteil Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, DePalma è intervenuto mostrando i frammenti del meteorite e alcuni fossili perfettamente conservati,come la zampa di un Thescelosaurusprobabilmente annegato durante gli tsunami concentrici generati dalla collisione o le immagini del primoembrione fossilizzato di uno pterosauro, un esemplare dotato di enormi ali. L’uovo dissotterratonon era poi molto diverso, se non per le dimensioni, a quello di un geco dei nostri giorni, con un guscio che all’epoca doveva essere morbido e sottile. Gli alti livelli di calcio nelle ossa e le dimensioni delle ali già presenti nell’embrionesupportano l’idea secondo cui i rettili preistorici avrebbero potuto spiccare il volo anche appena nati, una volta che le uova si fossero schiuse. In particolare, il paleontologo ha riferito di aver ritrovato insieme ai suoi colleghi e alle sue colleghepezzi di ambra incastonati in strati sedimentari risalenti al periodo dell’impatto.Per milioni di anni, l’ambra avrebbe gelosamente custodito al suo interno schegge di roccia che per la loro composizione mineralogica sembrano appartenere a un asteroide: lo dimostrerebbero glialti livelli di stronzio e calcio. Molte delle scoperte fatte nel corso degli scavi verranno trattate anche in“Dinosauri: The Final Day”, un documentario dellaBBCpresentato daDavid Attenborough, che andrà in onda nelRegno Unitooggi alle 18.30. NegliUSAil programma dellaPBS “Nova”trasmetterà una versione ridotta del documentario. I risultati degli studi non sono stati ancora pubblicati in una rivista scientifica sottoposta a revisione paritaria, per cui occorrerà attendere la valutazione della comunità scientifica. «Trovare frammenti del genere»,ha spiegato durante la conferenza lo scienziato «equivale a intraprendere un viaggio indietro nel tempo, fino al giorno dell’impatto».

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