Chissà cosa staranno pensando gliIron Maidensapendo che alcuni dei loro brani di successo vengono trasmessi dagli ucraini per disturbare le comunicazioni via radio dei contingenti russi. Uno deipunti debolidell’esercito di Putin sarebbero proprioi sistemi di trasmissione. Le truppe ucraine starebbero sfruttando questa debolezza per rallentare le operazioni militari del nemico. Secondo quanto riportaThe Economist, i soldati russi avrebbero notato delle interferenze sulle frequenze radio utilizzate, non semplici rumori di sottofondo, macanzoni heavy metal, trasmesse a volume altissimo dalle forze ucraine, che rendevano difficile, se non impossibile mandare segnalazioni. Le radio militari riescono a crittografare i segnali e cambiare la frequenza su cui trasmettono continuamente, il che non consente all’esercito avversario di intercettare le conversazioni. Il fatto strano, riporta il giornale britannico, è che le truppe di Mosca, pur essendo dotate di strumenti altamente tecnologici,continuano a comunicare sulle alte frequenze, potenzialmente udibili persino da comuni radioascoltatori. L’analista militare Thomas Withington, esperto in dinamiche di guerra elettronica, ha raccontato all’Economistche ilsistema Azart utilizzato dai russi dovrebbe essere adeguato,anche se di livello inferiore rispetto all’equipaggiamento utilizzato dallaNato. Il problema consisterebbe nel numero di radio a disposizione dei soldati. Tra le comunicazioni intercettate e trascritte, alcunesembrerebbero conversazioni fuorvianti, volte a depistare e confondere gli ucraini all’ascolto. Per esempio, in alcuni discorsi i comandanti russi riferiscono che metà delle loro truppe soffre di congelamento, che non dispongono di sufficienti mezzi di trasporto per i loro morti o che sono stati colpiti dal fuoco amico. Ma molti altri sembrano genuini e dimostrati da eventi verificatesi sul campo. Non è la prima volta che le giornate di questo conflitto vengono scandite dalla musica. Impressionante il video diffuso qualche giorno fa in cui deicivili preparano le barricatein attesa dell’offensiva russa, intonandoIt’s my lifedi Bon Jovi. Le immagini riprese sono giunte fino al cantante americano che lo ha ricondivise sui suoi profili social.
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