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C’è un fiore lilla che cresce solo nel Lazio

 

Un fiore lilla, dai petali spessi ed erti. Un fiore che potrebbe rivelarsi unico al mondo. Stiamo parlando di una specie floreale appena scoperta tra le rocce dellariserva naturale “Montagne della Duchessa” in provincia di Rieti. È stata classificata come unAllium- in particolare è stata battezzataAllium ducissae- una famiglia dipiccole piante erbaceenota già all’epoca degli antichi Romani e apprezzata per il forte aroma di aglio che la caratterizza. A quanto sembra, è un fiore che cresce esclusivamente sulle pendici dell’Appenino centrale, nel Lazio. Una scoperta preziosa, frutto di una ricerca condotta dall’università di Camerino a partire dal 2020. Lo studio era interamente volto a identificare questa popolazione diAllium,ancora sconosciuta in botanica. “Si tratta di una nuova unità endemica dell’Appennino centrale, ossia di una specie presente solo in quest’area, precisamente sul massiccio Duchessa – Velino. Un arricchimento ulteriore della flora italiana” ha spiegato l’Assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi. Sembra insolito che un particolare fiore germogli solo su una porzione di territorio così limitata e, invece,la rarità dell’Allium ducissaesembra dovuta a una peculiare compatibilità tra le sue caratteristiche e le condizioni climatiche dell’Appenino centrale.Una felice congiuntura dovuta con ogni probabilità all’alternanza tra ere glaciali e interglaciali nel Quaternario, il periodo più recente della storia geologica della Terra, caratterizzato dalle modificazioni climatiche e dalle conseguenti fasi di espansione e ritiro dei ghiacci. “Le nostre aree protette continuano a meravigliarci per la bellezza e l’inestimabile patrimonio naturale.Il loro ruolo è cruciale per garantire la conservazione della biodiversità.Negli ultimi anni il Lazio ha profuso un grande impegno in termini di tutela, salvaguardia e promozione di questi valori” conclude Lombardi. È una strana, bellissima coincidenza che questa scoperta sia avvenuta proprio a pochi giorni dall’introduzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella nostraCarta Costituzionale.

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