Nel 2022 l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori prevede rincari per 1.228,80 euro. Per questo motivo, anche, la maggior parte delle famiglie approditterà dei saldi per fare shopping: il 37% comprerà in questi giorni, e la spesa media per nucleo famigliare sarà di 184,20 Euro (il 3% in più rispetto al 2020). Tuttavia, il gap tra “ricchi e poveri” sale. L’Osservatorio parla di un “divario” tra chi spenderà oltre 300 euro, e chi meno di 100. E in mezzo a questo iàto si potrebbero spendere tante riflessioni sul ceto medio che scompare. I posti in cui compriamo. La maggior parte di noi farà shopping in un negozio che conosce (50,1%), mentre il 39,9% comprerà tutto da casa davanti al pc. E tuttavia, nella fotografia scattata dall’Ufficio Studi di Confcommercio sui comportamenti di acquisto degli italiani durante i ribassi, il canale online è destinato a crescere sempre più (+4,9). Quattro intervistati su dieci, poi, utilizzeranno i social network per ricercare informazioni circa gli articoli che intendono comprare in saldo (38,4%), preferendo Instagram alle altre piattaforme (70,3%). Tra gli articoli più richiesti abbigliamento (93,4%) e calzature (84,1%), mentre a registrare i maggiori incrementi rispetto all’anno scorso sono articoli sportivi e accessori. “I commercianti hanno deciso di alzare gli sconti praticati rispetto allo scorso inverno, ma siamo ben lontani dai valori pre-pandemia. La crisi, insomma, che ha colpito anche loro, li ha indotti a contenere i ribassi rispetto al passato, nel tentativo di rifarsi delle perdite – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori – Ma non è in questo modo che si incentivano gli acquisti, specie in una situazione nella quale il decollo dell’inflazione e la stangata da 1008 euro per i soli rialzi delle bollette di luce e gas sta producendo effetti deleteri”. Nonostante le difficoltà, però, Confcommercio rileva un trend in crescita: da gennaio 2015 a oggi, la percentuale di coloro che effettueranno delle spese è aumentata di 11,3 punti percentuali. A Roma, il 57% dei commercianti ritiene ancora i saldi un momento fondamentale per la propria attività economica (dati centro studi della Cna di Roma, in collaborazione con Swg). A Milano, secondo FederModaMilano, il giro d’affari si assesta su 366 milioni di euro, in crescita di quasi 30 milioni di euro rispetto al 2020.
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