Le opere di Badiucao in mostra a Brescia. Ma la Cina non vuole

Quando un ambasciatore chiede a un museo di annullare una mostra, succede che o si apre un caso diplomatico o il museo in questione rimanda al mittente la richiesta e la mostra si organizza lo stesso. È quello che ha fatto la Fondazione Brescia Musei creando però un piccolo caso diplomatico tra Cina e Italia. La mostra “La Cina non è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente”, la prima personale dedicata all’artista noto per la sua arte di protesta e attualmente in esilio in Australia, si farà nonostante le pressioni dell’Ambasciata cinese in Italia. Secondo quanto riportato dai media locali, la rappresentanza cinese nel nostro Paese ha inviato una lettera a palazzo Loggia indirizzata al sindaco di Brescia Emilio Del Bono per chiedere di annullare l’appuntamento espositivo in programma dal 13 novembre. “Le opere nella mostra sono piene di bugie anti-cinesi, distorcono i fatti, diffondono false informazioni, fuorviano la comprensione del popolo italiano e feriscono gravemente i sentimenti del popolo cinese mettendo in pericolo le relazioni amichevoli tra Cina e Italia”, ha scritto l’Ambasciata cinese. Guarda tutte le immagini della gallery>1/4Milk tea alliance 2/4Who is Frida 3/4Who is Modigliani 4/4Who is Monalisa La scomodità di Badiucao per il Governo di Xi Jinping non è difficile da immaginare: le opere del Bansky cinese parlano di diritti umani violati, della censura inflitta ai cittadini cinesi sul tema Covid-19, dalla repressione del dissenso in Myanmar durante il colpo di stato militare del 2021 al tema dell’assimilazione culturale forzata degli Uiguri, fino al dettagliato racconto in chiave artistica delle proteste di Hong Kong. Le opere pittoriche e multimateriali esposte al Museo di Santa Giulia saranno di varie dimensioni e in diversi materiali, tra installazioni, tele, grafiche e cartoon, dagli inizi della carriera artistica di Badiucao fino agli ultimi lavori.