Lo spettro dellaguerra atomicaè tornato al centro dell’attenzione degli analisti, forte del deteriorarsi dell’attuale quadro geopolitico internazionale. Non è un caso se il Segretario dell’Onu, Antonio Guterres, ha sostenuto: «oggi l’umanità è a un solo errore, un malinteso di distanza dall’annichilimento nucleare» Da mesi continuano emergere paure e articoli sul possibile uso dellebombe atomiche, anche in una situazione di conflitto locale con l’uso diarmi tattiche,dove alcuni leader potrebbero pensare di contenere gli effetti negativi su larga scala. Ma un nuovostudiocondotto dal gruppo di ricerca del professore Lili Xia dellaRutgers Universityrivela che non può esistere una “guerra nucleare limitata”. Il team di scienziati ha valutato sei scenari differenti per calcolare le conseguenze sul Pianeta, soprattutto sullafiliera alimentare globale, utilizzando il modello di previsione climaticaCommunity Earth System Model”. Dalle simulazioni emerge che anche uno scambio limitato di missili nucleari, meno del 3% degli stoccaggi attuali, potrebbe avere effetti catastrofici per il genere umano. In un ipotetico scenario di guerra fra Pakistan e India, due dellemaggiori potenze atomiche, circa 127 milioni di persone sarebbero uccise dalle esplosioni, dagli incendi e dalle radiazioni nel sud dell’Asia. A seconda della gravità delloscenario simulato, potrebbero essere immesse nell’atmosfera e nella stratosfera dalle 5 alle 150 milioni di tonnellate di fuliggine, che porterebbero a un crollo della temperatura globale di 1-2 gradi con una diminuzione della luce solare del 10%, nello scenario più “rassicurante”. Con il collasso della produzione agricola 250 milioni di persone si ritroverebbero senza cibo per i primi 2 anni dopo la guerra, mentre gli effetti potrebbero durare addirittura per 10-15 anni portando alla fame circa 2,5 miliardi di esseri umani. Secondo l’opinionedel professore Alan Robock, del dipartimento delle scienze ambientali dellaRutgers University: «È davvero un ammonimento il fatto che qualsiasi uso dellearmi nuclearipotrebbe essere una catastrofe per il mondo. Io penso che il nostro lavoro sia una minaccia esistenziale per le armi atomiche, perché dimostra che non puoi usarle. Se le usi, sei un attentatore suicida. Stai cercando di attaccare qualcun altro ma morirai di fame». Frasi che trovano piena conferma nelle simulazioni degliscenari più gravi,come per esempio un confronto bellico fra Stati Uniti e Russia, dove il collasso della civiltà moderna sarebbe assicurato, con un crollo delle temperature planetarie di oltre 10 gradi per i primi 5 anni post-bellici e con effetti tragici per oltre 5 miliardi di persone. Nonostante le preoccupazioni degli esperti, i nuovi studi e gli allarmi continui lanciati da diversiscienziati, non sembra esserci una reale presa di coscienza della minaccia e dei rischi che stiamo correndo a livello geopolitico, tanto che il politologo ed esperto di relazioni internazionaliJohn Mearsheimer, riferendosi alla possibilità di un conflitto nucleare limitato, haaffermatoche «gli osservatori stanno sottostimando le potenzialità di una catastrofica escalation che è stata costruita nella prolungata guerra in Ucraina».
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