Categories: Ambiente

Le polveri dell’ex Ilva alla base di tumori pediatrici

 

L’ex Ilva di Tarantocontinua la sua mostruosa storia accumulando notizie disastrose su ogni fronte. Gli operai non percepiscono stipendio da novembre come hanno urlato al ministro Urso in visita nella mattinata del 27 febbraio, accompagnato dal neo commissario Giancarlo Quaranta. “Dicembre senza stipendio, senza tredicesima e oggi ancora niente”, gli ha detto senza giri di parole uno dei lavoratori incontrati. Nel frattempo, uscita di scena l’amministratrice delegata diAcciaierie, Lucia Morselli, la società è entrata in amministrazione straordinaria come deliberato dall’esecutivo che ha nominato commissario Giancarlo Quaranta. Il futuro è più che mai incerto. A rischio c’è il lavoro di migliaia di persone e c’è l’economia di un’intera cittadina e della industria siderurgica nostrana visto che l’acciaieria tarantina è la più grande del Paese. Maa gravare sul mastodonte pugliese c’è una spaventosa questione legata alla salute. Come è noto è stata al centro di inchieste perl’inquinamento che ha provocato nei decenni. Alcune dimostrano la chiaracorrelazione tra polveri emesse e salute dei cittadini, specie dei più piccoli. La questione è tornata prepotentemente alla ribalta delle cronache lo scorso 22 febbraio quando ha preso il via il processo che vede alla sbarra i dirigenti dell’ex Ilvaindagati per la morte del piccoloLorenzo Zaratta, morto a 5 anni il 30 luglio 2014, per una grave forme di tumore al cervello. Gli imputati – Luigi Capogrosso, direttore dello stabilimento Ilva fino al 3 luglio 2012, Marco Andelmi, l’ex responsabile dell’Area Parchi Minerali, Ivan Di Maggio, il capo dell’Area Cokerie, Salvatore De Felice, il responsabile dell’Area Altiforni e i capi delle due Acciaierie Salvatore D’alò e Giovanni Valentino – sono comparsi davanti al giudice Anna Lucia Zaurito e hanno ascoltato la toccante testimonianza di Mauro Zaratta, papà del piccolo Lorenzo, detto ‘Lollo’. Il bimbo, a causa di unastrocitoma, ha subito una trentina di interventi in soli cinque anni di vita di cui 15 al cervello. Alcune di queste operazioni avevano il mero scopo di ridurre la massa tumorale formatasi all’interno. Lorenzo era diventato cieco e, negli ultimi mesi di vita, aveva perso molto peso. I consulenti dell’avvocato della famiglia Leonardo La Porta, hanno raccolto una mole di documentazione che attesta la presenza di ferro, zinco, alluminio, acciaio e silicio nelle zone del cervello di ‘Lollo’ dove si sono sviluppate le masse tumorali. Il processo dovrà valutare se siano proprio quelle sostanze ritrovate nel cervello del bimbo alla base della formazione del tumore. La consapevolezza che molto probabilmente dietro alla grave malattia del figlio ci sia l’ex Ilva e le sue micidiali polveri arriva alla famiglia solo nel 2012, a seguito dello studioSentieri(che nel 2022 ha inoltre dimostrato che nell’arco di 14 anni, dal 2002 al 2015,nell’area di Taranto sono nati 600 bambini malformati, “con una prevalenza superiore all’atteso calcolato su base regionale”, ndr). «Lo Stato italiano, secondo il diritto europeo, ha l’obbligo positivo di adottare misure efficaci perproteggere la salute dei propri cittadinie, soprattutto,non può porre i lavoratori dinanzi all’alternativa o, meglio, al ricatto fra lavoro e ambiente salubre», afferma Anton Giulio Lana, presidente dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani, il cui studio Lana Lagostena Bassi Rosi ha coordinato il collegio di difesa nella causa contro lo Stato italiano dei genitori del piccolo Jacopo Di Serio. Il bimbo, sei anni, nato e vissuto tra i quartieri a ridosso della fabbrica,è affetto da una grave forma di leucemia– la linfoblastica di tipo B – che gli statatrasmessa dal latte materno. Jacopo, come è stato dimostrato, fin dalla sua nascita ha succhiato dal seno materno latte contaminato dadiossine e policlorobifenili(pcb), sostanze tossiche che generano conseguenza gravissime sulla salute delle persone. Tra queste è stato rilevato anche ilfurano, un marker specifico dell’industria metallurgica che non lascia dubbi sull’origine.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

La Danimarca si scusa per gli abusi sulle persone con disabilità

  «A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…

4 giorni ago

Natalità: -1,1% nei primi 4 mesi del 2023

  A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…

4 giorni ago

Biodiversità: Italia è quinta in Europa per numero di ricerche scientifiche

  Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…

4 giorni ago

Ogni 2 minuti una donna muore per gravidanza o parto

  Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…

4 giorni ago

Bologna: l’arte di Jago, Banksy e TvBoy approda in città

  Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…

4 giorni ago

Romano Prodi e i “ribelli” che chiedono un Patto verde Ue

  La semplice diversificazione delle importazioni dicombustibili fossiliper liberarsi dalla dipendenza russa - che garantisce…

4 giorni ago