La prima casa rifugio per persone discriminate per identità di genere

“Obiettivo raggiunto”, la notizia arriva dal profilo Instagram di quella che sarà “La casa di Marcella”, la prima casa rifugio per persone trans e non binarie in Italia. Aprirà a Pisa e potrà accogliere sei persone, otto in caso di emergenza. È il progetto delle associazioni Consultorio Transgenere e Nelumbo per la creazione di una casa rifugio dedicata alla memoria di Marcella Di Folco, attivista e politica trans, presidente del Movimento Identità Trans, scomparsa nel 2010. Un servizio di assistenza in emergenza, dedicato a persone che vivono una condizione di rifiuto e isolamento da parte delle loro famiglie, amici e società.
La campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal Basso aveva raggiunto più di 16mila euro, non abbastanza per l’obiettivo prefissato di 40mila euro, cifra necessaria per i lavori di ristrutturazione della casa. A permettere l’apertura, la donazione di 35mila euro da parte della Fondazione Marcelo Burlon, nata da poco con l’obiettivo di promuovere, tutelare e sostenere i diritti umani.
Oltre a offrire ospitalità, Casa Marcella darà la possibilità di intraprendere percorsi di supporto psicologico, sanitario e professionale. La casa rifugio di Pisa sarà la prima in Italia: a differenza di altri paesi, nel nostro esistono già realtà dedicate all’assistenza di persone gay e lesbiche, ma non servizi specifici per chi è discriminato per la sua identità di genere. In attesa dell’inaugurazione, al via i lavori di ristrutturazione di Casa Marcella, a distanza di 49 anni dalla prima casa rifugio al mondo aperta nel 1972 a New York, negli Stati Uniti.