Economia

Perché il G20 sarà ‘molto rumore per nulla’

Roma è pronta per il G20, che si tiene sabato e domenica. I temi del summit: i cambiamenti climatici, i vaccini, gli effetti della pandemia sull’economia
di Redazione
Tempo di lettura 5 min lettura
29 ottobre 2021 Aggiornato alle 12:00

La presidenza dell’Italia del G20 fa tappa nella sua capitale, Roma, per un week-end che si prospetta tutt’altro che tranquillo e che, come il più delle volte, sposterà l’attenzione sulla sicurezza al di fuori della Nuvola di Fuksas, nel quartiere Eur, dove si terrà il Summit. Al vertice dei capi di stato e di governo dei paesi appartenenti al G20, parteciperanno anche alcuni Paesi invitati insieme a rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali e regionali.

Di cosa parliamo quando parliamo di G20

Per capire perché quest’anno si sia sentito parlare di più del G20 bisogna considerare in primis che la presidenza di turno è italiana, che a causa della pandemia quello del 2020 si è svolto da remoto, e che la crisi economica e climatica, insieme alle tensioni in Medio Oriente, hanno alzato l’attenzione sui dialoghi internazionali.

Ma di cosa parliamo quando parliamo di G20? Il G20, o ‘Gruppo dei 20, è il principale forum di cooperazione economica e finanziaria a livello globale. Viene organizzato ogni anno per riunire le principali economie del mondo a discutere di tematiche che vanno dal debito pubblico nazionale alla stabilità finanziaria globale. A far parte del gruppo, Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti - i paesi del G7 - quelli del gruppo ‘BRICS – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – insieme ad Arabia Saudita, Australia, Argentina, Corea del Sud, Indonesia, Messico, Turchia, e Unione Europea.

Il G20 è nato nel 1999 come forum internazionale durante il quale si riunivano ministri delle Finanze e rappresentanti delle banche centrali dei venti paesi membri. L’idea di un forum esteso è nata durante una riunione del G7, ma il passaggio dalle 7 potenze al Gruppo dei 20 è stato conseguente alla crisi finanziaria del 2008/2009 durante la quale i leader mondiali si sono resi conto che non era possibile gestire una crisi economica tale senza coinvolgere tutti i protagonisti della scena economica mondiale come la Cina. Il gruppo di paesi costituisce l’80% del PIL globale, il 75% del commercio mondiale e il 60% della popolazione del pianeta. Nonostante ciò, il summit è stato criticato per essere una istituzione esclusivista non ancora in grado di includere anche paesi popolosi e in via di espansione: basti pensare che l’unico paese del continente africano a prenderne parte è il Sud Africa, mentre 173 paesi dell’ONU non fanno parte del G20.

I temi che verranno discussi a Roma

Dopo l’Arabia Saudita, l’Italia ha assunto la presidenza del 2021 prima di passare il testimone all’Indonesia nel 2022. Sarà la prima volta che il nostro Paese ospiterà il vertice sotto la guida del presidente del consiglio Mario Draghi. I lavori della due giorni ruoteranno intorno a tre temi principali: l’emergenza Covid-19, in particolare la questione vaccini nel mondo, la crisi climatica e la ripresa globale post-pandemia. Il vertice finale del 30 e 31 ottobre rappresenta il punto di arrivo di una serie di incontri svolti durante tutto l’anno di riferimento: nel 2021 si sono svolti 175 eventi, 62 riunioni dei gruppi di lavoro, 60 riunioni del finance track, 20 riunioni ministeriali, 8 engagement group e due riunioni dei leader su Afghanistan e salute.

“La cooperazione con Mario Draghi è ed è stata eccellente”, ha dichiarato Ursula von Der Leyen durante una conferenza stampa sul G20, dove la presidente della Commissione Europea ha parlato molto della pandemia e dell’impegno del summit a raggiungere il target del 70% della popolazione vaccinata nel mondo. Saranno proprio i vaccini a giocare un un ruolo importante per la von Der Leyen: “il prossimo anno ci aspettiamo più di 3,5 miliardi di dosi di vaccini prodotte in Ue, la cui maggioranza sarà esportata”. Un grande obiettivo, dal quale per ora siamo molto lontani. Infatti, per ora, stando all’analisi “Una dose di realtà” condotta dalla coalizione di gruppi che comprende anche Oxfam, Emergency, Amnesty International e Unaids, di 1,8 miliardi di vaccini che i paesi più ricchi devono consegnare a quelli a basso reddito, ne sono stati dati solo 261 milioni. L’Italia ne deve inviare 45 milioni di dosi, finora solo 6,1 milioni sono giunte a destinazione (il 14%).

Insieme a Ursula von der Leyen, parteciperà anche il presidente del consiglio europeo Charles Michel, assenti invece i leader russo e cinese Vladimir Putin e Xi Jinping che si collegheranno entrambi in videoconferenza. Tra le priorità del summit, si discuteranno gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo, per lavorare su temi come l’accesso all’istruzione e le disparità di opportunità e condizioni di vita nei diversi Paesi del mondo.

È probabile che il tema che avrà maggiore spazio di discussione durante il G20 sarà la crisi ambientale, dato che il vertici si svolge alla vigilia di Cop26, che si tiene a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. Passeranno, dunque, in secondo piano le questioni della crisi economica globale causata dalla pandemia e della situazione dei migranti, aggravatasi dopo la presa del potere da parte dei talebani in Afghanistan (tema affrontato dal G20 straordinario tenutosi il 12 ottobre).

I paesi del G20 rappresentano le nazioni responsabili dell’80% di tutte le emissioni globali. Durante l’incontro del G20 su ambiente, clima ed energia tenutosi a Napoli a metà settembre, Mario Draghi ha ricordato che “il G20 ha riaffermato l’impegno a contenere il riscaldamento globale entro 1.5°C e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050”, oltre che a “raccogliere finanziamenti pari a almeno 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo nella transizione ecologica”.

Domani, in concomitanza con la prima giornata del vertice, si svolgeranno alcuni cortei di protesta, tra cui i giovani per il Clima e i sindacati di base contro il governo Draghi.

Tutti gli occhi sono puntati sulla capitale, i media internazionali e l’opinione pubblica: anche questo G20 sarà solo ‘molto rumore per nulla’?