Ambiente

Avviso ai naviganti: salvare il mare, si può!

Approvata al Senato, la legge Salvamare consentirà di recuperare i materiali inquinanti in mare e di consegnarli alle autorità portuali (senza il rischio di denuncia)
Credit: Martijn Baudoin/Unsplash
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12 maggio 2022 Aggiornato alle 21:00

Dopo il passaggio in Parlamento dello scorso aprile, la norma voluta dall’ex ministro Costa è stata approvata anche in Senato. Un importante cambio di rotta nella tutela del mare

Con 198 voti favorevoli, nessun contrario e 17 astenuti l’11 maggio è stata approvata in via definitiva la cosiddetta legge Salvamare che consente a chi naviga di recuperare la plastica e altri materiali inquinanti e di consegnarli alle autorità portuali affinché siano riciclati o smaltiti.

Ci sono voluti quattro anni affinché questa norma, proposta nel 2018 dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa, fosse finalmente approvata.

Una bella rivoluzione considerando che fino a ieri chi si prestava alla raccolta di bottiglie, sacchetti, bicchieri, cassette di polistirolo, flaconi e altri materiali non compatibili con l’ambiente marino, si esponeva al rischio di denuncia per trasporto illegale di rifiuti.

Compresi i pescatori che con le reti accumulano una ingente quantità di detriti (spesso pari al 50% del pescato), che prima della Salvamare venivano gettati nuovamente in mare.

Da oggi invece gli “imprenditori ittici” potranno prestarsi alla causa ambientale non solo senza danni, ma con l’incentivo di ottenere un riconoscimento attestante il loro impegno per contenere l’inquinamento marino.

La Salvamare, però, non dà solo impulso alla raccolta di plastiche e altri inquinanti, ma promuove l’economia circolare e intende soprattutto sensibilizzare la collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi. Ciò grazie al contributo di diversi soggetti promotori tra cui gli enti gestori delle aree marine protette, le associazioni ambientaliste, le cooperative e le imprese di pesca, le associazioni di pescatori e subacquei, le onlus e molti altri.

Al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è affidato poi il compito di promuovere l’importanza della conservazione dell’ambiente nelle scuole di ogni ordine e grado.

Con l’entrata in vigore della nuova legge è stato modificato anche l’articolo 52 comma 3 del Codice della nautica da diporto, laddove viene sancita l’istituzione della giornata del mare (11 aprile). Una ricorrenza in cui le scuole potranno promuovere nell’ambito della propria autonomia e competenza, iniziative volte a diffondere la conoscenza del mare anche “in riferimento alle misure per prevenire e contrastare l’abbandono dei rifiuti”.

Questo articolo è stato pubblicato sul sito di Bolina.

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