Diritti

La siccità porta voti alle destre in Spagna

In Andalusia i fenomeni estremi del clima mettono in ginocchio gli agricoltori. Il partito Vox promette di distribuire acqua e affrontare l’emergenza con le tecnologie
Il leader di Vox, Santiago Abascal, durante una seduta in Parlamento.
Il leader di Vox, Santiago Abascal, durante una seduta in Parlamento. Credit: Alberto Ortega/Contacto via ZUMA Press
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16 maggio 2022 Aggiornato alle 09:00

A piedi pari la crisi climatica sta irrompendo con insistenza nelle scelte politiche, orientando persino il voto dell’urna. Si parla spesso delle azioni, più che necessarie, che i giovani e non solo di tutto il mondo stanno chiedendo da anni ai governi per invertire la rotta dell’emergenza clima e sperare di rimanere sotto i +1,5 gradi, ma è meno evidente come in alcuni casi la questione surriscaldamento possa influenzare anche la scelta del voto regionale o locale.

Un bell’esempio lo racconta in un lungo servizio Politico che in un recente articolo ha analizzato quanto sta accadendo in Andalusia.

Qui, un po’ come in Italia tra poche settimane quando molti comuni e piccole amministrazioni saranno chiamate a eleggere le nuove giunte e i primi cittadini, la questione siccità sembra essere al centro di uno spostamento di voti da sinistra verso destra, quella estrema, soprattutto fra coloro che lavorano la terra.

Nella calda regione meridionale spagnola oggi decine di realtà devono fare i conti con inverni miti, primavere siccitose e ondate di calore estive preoccupanti.

Il 19 giugno si terranno le elezioni regionali e i cittadini di paesi come Los Palacios e Villafranca, racconta Politico, si starebbero orientando sempre di più verso il voto al partito di destra Vox.

Il motivo principale sono le rassicurazioni e la campagna che la destra sta conducendo per raccontare cosa farà nel tentativo di risolvere i problemi della siccità e la crisi climatica. Parlano di investire nelle tecnologie e in sistemi che aiuteranno a superare la crisi del clima, permettendo ai contadini di avere ancora rendite, così come accusano altre zone della Spagna, più umide, di non aver condiviso l’acqua, e promettono azioni per ridistribuirla.

A Los Palacios, quasi 40.000 anime a sud di Siviglia, i sondaggi dicono che Vox, partito di estrema destra nato nel 2013, potrebbe centrare ottimi risultati nelle elezioni di giugno. La stessa condizione vale per dozzine di altre piccole e medie realtà, invogliate a passare dalla sinistra socialista all’estrema destra proprio per le promesse relative al clima.

Tutta la Spagna lo scorso inverno ha sperimentato gli effetti della crisi climatica: un clima più caldo e secco e pochissima pioggia che ha portato a dighe e alvei dei fiumi con sempre meno acqua a disposizione. È evidente per tutti come i periodi siccitosi si stiano facendo sempre più intensi e questi si stanno facendo sentire anche nelle discussioni quotidiane sulla politica rurale e agricola: molti contadini, racconta Politico, stanno tornando persino a evocare il franchismo e i vecchi sistemi di irrigazione.

Proprio sull’acqua in Andalusia si sta giocando una partita decisiva. Molti agricoltori ce l’hanno ancora con i socialisti del PSOE (al governo andaluso sino al 2018, poi passato al PP) per progetti europei che sponsorizzarono in passato e che avrebbero dovuto portare sistemi di irrigazione importanti, ma che non furono mai completati. Senza quel progetto, senza acqua per i campi e con climi sempre più secchi, “nessuno difende i nostri interessi” dicono i contadini.

Chi dice di volerli difendere, con politiche orientate a soddisfare l’esigenza della forza lavoro agricola spagnola (l’8,7% della popolazione in Andalusia) è invece Vox, in forte ascesa nella penisola iberica.

Sebbene molti contadini non siano in linea con le opinioni estreme di Vox sull’immigrazione e sulla politica di genere, sembrano oggi guardare a questo partito che promette “più acqua e più investimenti per l’agricoltura”, e che lo fa addirittura usando social e sistemi di promozione che oggi cominciano ad appassionare anche gli agricoltori (soprattutto i figli), come a esempio video su Tik Tok.

Secondo Politico, molti giovani delle famiglie dei piccoli paesi rurali andalusi, che vivono in gran parte di agricoltura, proprio grazie ai social e ai messaggi di Vox avrebbero cambiato i loro orientamenti politici invocando persino i fantasmi del passato, con frasi tipo “Franco non era poi così male” o “Questo genere di cose non accadrebbe mai se Franco fosse qui”.

Frasi che, riporta il servizio, fanno una gran paura soprattutto ai nonni che hanno vissuto il regime di destra.

La forza del messaggio di Vox è incentrato soprattutto sul descrivere una Spagna a due facce, una che è ricca di acqua e una che è povera: sta dicendo agli agricoltori che la scarsità d’acqua sarà superata sia investendo in un piano idrologico nazionale, si attraverso trasferimenti da una parte all’altra. In questo contesto, scrive Politico, per Vox “il cambiamento climatico viene riconosciuto ma superato utilizzando la tecnologia, che agisce come una sorta di parola magica per respingere qualsiasi problema che non può essere imposto a un altro gruppo di persone da qualche altra parte”.

Molti scienziati contestano diverse visioni di Vox e parlano di piani, come quelli dell’acqua, irrealizzabili o possibili solo a brevissimo termine ma impensabili sul lungo periodo. Ai contadini andalusi però, chiosa il servizio, tutto questo non importa: vogliono soltanto votare per qualcuno che risolva subito il loro problema, poi si vedrà.

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